Nella notte 303 migranti verso Lampedusa. E la sinistra se la prende con Cicchitto…

9 Lug 2013 15:29 - di Redazione

Sono in tutto trecentotre i migranti recuperati la scorse notte nel Canale di Sicilia al largo di Lampedusa. Cifre che riportano drammaticamente alla realtà di un problema la cui gestione è molto complessa. Esattamente questo è quanto ha voluto sottolineare Fabrizio Cicchitto commentando la visita del Papa a Lampedusa:”Ieri il Pontefice ha sviluppato una riflessione di alto profilo su uno dei più grandi drammi del mondo contemporaneo, l’immigrazione. Un conto è la predicazione religiosa, un altro conto però è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno cosi difficile, complesso e anche insidioso, per di più segnato dall’intervento di gruppi criminali, qual è l’immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha per ciò che riguarda l’Italia uno snodo fondamentale”. “Uno Stato degno di questo nome – aggiunge l’esponente del Pdl – non può abbassare la guardia perché rischia di diventare soggetto passivo di operazioni assai dure e pesanti nell’assenza più totale di una solidarietà internazionale. Di conseguenza, anche in questa circostanza, va affermata una ragionevole, non oltranzista, ma seria e reale autonomia dello Stato dalla Chiesa. In questo quadro è auspicabile che il ministro Keynge non operi forzature unilaterali rispetto a posizioni assai diverse sul tema immigrazione: le tematiche riguardanti ius sanguinis e ius soli possono essere superate solo attraverso mediazioni assai impegnative che richiedono un lavoro politico attento e serio”.

Le osservazioni di Cicchitto sono state usate dal Pd per innescare una polemica di cui non si sentiva il bisogno: “Per Cicchitto pure il Papa non è degno di attenzione – afferma Edoardo Patriarca, deputato democratico –  l’Italia ha nei fatti grosse difficoltà a gestire il fenomeno immigratorio: i Cie sono assimilabili a delle carceri, le domande d’asilo vengono accolte col contagocce, le nostre leggi per la cittadinanza sono datate e inadeguate”. E ancora: “Capisco che Cicchitto per formazione sia ben lontano dai valori che sono alla base della cultura cattolica, ma non è accettabile che derubrichi a predica del lunedì concetti così stringenti”. Addirittura l’Idv si fa paladina del Vaticano al punto da invitare l’esponente del Pdl a confessarsi: “Cicchitto si vergogni e, se è cattolico, si vada a confessare. E’ indegno – attacca Ignazio Messina – l’attacco al Sommo Pontefice che ha richiamato alle proprie responsabilità il mondo politico. E’ chiaro che ha la coda di paglia, in quanto è stato sempre uno strenuo sostenitore delle politiche dei governi che hanno avallato questa strage degli innocenti. Dall’accordo con Gheddafi in poi sono stati sistematicamente mortificati e calpestati i più elementari diritti umani”. Secondo Sel, infine, il Papa avrebbe dettato una vera agenda politica all’Italia: diritto alla cittadinanza, chiusura dei Cie, modifiche della Bossi-Fini. Ma Sergio Pizzolante (Pdl) riporta tutti alla realtà: senza l’aiuto dell’Ue, è il suo commento, non si esce dall’emergenza clandestini.

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