Un video riapre il caso dell’agenda rossa di Paolo Borsellino. Qualcuno la copre e la porta via…

18 Mag 2013 10:37 - di Redazione

L’agenda rossa è lì, a terra, sul luogo della strage. E un uomo misterioso la porta via. Nel documento video di “Repubblica” un tassello importante per ricostruire una vicenda mai chiarita, la sparizione dell’agenda personale di Paolo Borsellino, all’interno della quale si pensa che ci potessero essere custoditi segreti e memorie scomode per qualcuno. Nel filmato, secondo quanto scrive “Repubblica”, si vedrebbe un uomo con un borsello nero, che indossa mocassini neri, pantaloni beige e una camicia bianca. L’uomo si avvicina al corpo del magistrato prima ancora che il cadavere venga coperto con un lenzuolo, e per due volte sposta con un calcio un pezzo di cartone per coprire parzialmente l’agenda. Una testimonianza resa in passato ai magistrati di Caltanissetta dall’ispettore di polizia Giuseppe Garofalo, parlava di “una persona in abiti civili” alla quale il poliziotto aveva chiesto spiegazioni “in merito alla sua presenza nei pressi dell’auto blindata”. E quando gli chiese chi fosse, rispose di “appartenere ai Servizi. Posso dire che era vestito in maniera elegante, con una giacca di cui non ricordo i colori”. Recentemente è stato prosciolto l’ufficiale dei carabinieri Giovanni Arcangioli, fotografato mentre camminava in via d’Amelio con la borsa del magistrato: non c’era la prova che l’agenda fosse dentro la borsa. Una relazione di servizio della Polizia – ricorda “Repubblica” – racconta che quella borsa venne portata alla squadra mobile e consegnata all’allora dirigente Arnaldo La Barbera. «Se fosse vero, sarebbe pazzesco», commenta il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari. «Si tratterebbe di immagini tratte da un video girato dopo l’esplosione dai vigili del fuoco: al 99 per cento è stato visionato dalla Scientifica che ha raccolto tutte i filmati girati dopo la strage – spiega – Noi accerteremo di averlo comunque agli atti, ma c’è da chiedersi per quale motivo non si stato segnalato come rilevante. O gli investigatori che con probabilità altissime l’hanno visionato – aggiunge – hanno escluso che potesse essere l’agenda di Borsellino, ritenendo che non si sarebbe mantenuta integra vista la temperatura provocata dall’esplosione, oppure è sfuggito all’osservazione». «Certamente – aggiunge – c’è da capire cosa sia accaduto». Le indagini hanno sempre cercato l’agenda nella borsa del giudice, spostata dalla macchina e ritrovata vuota. Questa scoperta farebbe pensare che il magistrato avesse invece con sé il diario. «Borsellino aveva qualcosa sotto l’ascella – conclude Lari – ma – si chiede – dal corpo sono saltati via gli arti: questo è compatibile col ritrovamento dell’agenda integra come si vede dalla foto?».

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