La casa va all’asta per un debito e lui si dà fuoco assieme e moglie e figlia

14 Mag 2013 17:29 - di Valerio Pugi

Per salvare la propria casa, messa all’asta per 26 mila euro, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. È accaduto in via Brescia a Vittoria, in provincia di Ragusa. Le fiamme hanno raggiunto anche la moglie, la figlia e due agenti di polizia che erano intervenuti per calmare l’uomo. Il disperato gesto è stato compiuto da un muratore disoccupato, Giovanni Guarascio, 64 anni. Gli altri ustionati sono la moglie Giorgia Famà, anche lei di 64 anni, e gli agenti di polizia Marco Di Raimondo e Antonio Terranova. La figlia della coppia ha subìto solo lievi ustioni, gravi sono quelle degli altri quattro, raggiunti dalle fiamme al volto e agli arti superiori. La tragedia è accaduta durante la trattativa, poi degenerata, tra gli avvocati della famiglia Guarascio e quelli dell’acquirente. La casa era stata messa all’asta per un debito di 10mila euro con una banca. Lo sfratto era stato definito come “difficile” dall’ufficiale giudiziario Anna Cavallaro, che per questo aveva chiesto l’aiuto della polizia. Gli agenti Marco Di Raimondo e Antonio Terranova sono subito intervenuti e hanno cercato di calmare il proprietario dell’immobile, convincendolo a liberare la casa e lasciando dentro oggetti personali e mobili per poi recuperarli con calma. Guarascio inizialmente sembrava convinto, poi il raptus di follia: si è cosparso di benzina, contenuta in una bottiglia, gli agenti se ne sono accorti e hanno tentato di fermarlo afferrandolo per un braccio ma lui è riuscito ad accendere il fuoco con un accendino che teneva nell’altra mano.

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