Adesso Grillo trema: rischiano di diventare pubbliche le sue mail ai deputati M5S

24 Apr 2013 21:50 - di Guido Liberati

Il M5S finisce sotto attacco degli hacker. Un gruppo che si definisce vicino al Partito democratico (si firmano “Anonymous Pd” ma il Pd ne prende le distanze) annuncia la pubblicazione online delle mail di Giulia Sarti, deputata bolognese, e lancia un ultimatum al movimento: «Continueremo finché Grillo e Casaleggio non diranno la verità sui guadagni realizzati attraverso la politica». Il leader a Cinque stelle e il cofondatore del Movimento non commentano subito. Mentre il gruppo del M5S alla Camera, preannunciando denuncia alle autorità giudiziarie, si affida ad un comunicato nel quale puntualizza che i parlamentari «non hanno nulla da nascondere». Ma è giallo sui veri autori del furto di mail. Le ipotesi sono tante: oltre all’attacco esterno c’è anche chi, nelle stesse file dello movimento, ipotizza una “mano amica” che vuole colpire “una corrente rivale”. Insomma, un regolamento di conti interno.

Le mail – afferma L’Espresso che per primo ha pubblicato la rivendicazione dei pirati informatici – sono più di 7600 riguardano numerosi parlamentari e tra queste ce ne sarebbero anche alcune inviate dallo stesso Beppe Grillo a militanti e parlamentari. La tensione tra senatori e deputati è fortissima. I parlamentari preferiscono non commentare l’episodio, anche perché per quasi metà giornata non si è ancora certi che il contenuto delle mail sia realmente accessibile. Ma lo è. «Molte delle corrispondenze hanno a che fare con l’attività politica e organizzativa del M5S, coi meetup e via dicendo – rivela L’Espresso – Ci sono anche mail che hanno come mittente il fondatore, Beppe Grillo». Così alcuni Cinque stelle iniziano a sbottonarsi, rivelando che temono la pubblicazione di «conversazioni imbarazzanti sulla faida di Bologna», teatro di alcune espulsioni eccellenti, o «commenti estremamente franchi su alcuni colleghi». La corrispondenza pubblicata arriva fino al 18 aprile, cioé fino a pochi giorni fa. Una prova dura per il Movimento Cinque Stelle che, se si dovessero confermare le indiscrezioni sui contenuti delle mail dovrà mostrare di avere molto compattezza. In serata la notizia che la procura di Roma ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. L’indagine è affidata alla polizia postale e punta a individuare i computer dai quali è partita la violazione delle mail.

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