Censurato il dizionario scritto dai bimbi: è maschilista

6 Nov 2012 20:04 - di

Il padre è «il marito della madre, senza di lui la mamma non potrebbe avere figli. È il capofamiglia che protegge i figli e la moglie». Questa definizione, scritta da alcuni bambini francesi di scuola materna ed elementare, potrebbe far sorridere. Ma la Francia che si prepara a votare il matrimonio delle coppie gay (il progetto di legge sarà esaminato domani in Consiglio dei ministri), non vuole accettarla. Ecco allora che il ministero dell’Educazione si è ritrovato costretto ieri, per forza di cose, a bloccare la pubblicazione on line di un dizionarietto di bambini perché pieno di definizioni giudicate maschiliste e arretrate, insomma non proprio in linea con i tempi. Alla parola madre si legge per esempio che «stira i panni di tutta la famiglia». Altri bambini hanno scritto poi che la «donna» è una «mamma, una nonna o una ragazza. Può portare gioielli, gonne e vestiti, e ha il petto».
Il progetto del Dizionario digitale degli scolari era stato lanciato nel settembre 2010 dal Centro nazionale di ricerca pedagogica nell’ambito di un programma di sensibilizzazione dei bambini ai temi della sessualità (come il pregiudizio legato ai sessi) e per combattere l’analfabetismo. Il risultato inatteso è andato decisamente controcorrente. L’opera doveva essere pubblicata sul sito internet del ministero francese dell’Educazione proprio in questi giorni. E comprende qualcosa come 17mila definizioni, scritte e illustrate da migliaia di bambini francesi nel corso del 2010 e del 2011 con l’aiuto dei loro professori. La vicenda sta suscitando diverse reazioni nella Francia che si prepara a seguire altri paese europei all’avanguardia, come l’Olanda o la Spagna per esempio, che hanno aperto il matrimonio e l’adozione alle coppie gay. Gli internauti fanno a gara a scovare le definizioni più problematiche relative alla definizione «uomo». I bambini più piccoli hanno scritto: «Essere umano che porta la barba». I più grandi: «Umano di sesso maschile o femminile, bambino o adulto».

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