L’amarezza di Rachele Mussolini: «Bannata da Instagram per aver cantato la Leggenda del Piave»

7 Giu 2021 21:05 - di Milena Desanctis
Rachele Mussolini

«Sono basita. Ieri ho semplicemente pubblicato un video su Instagram, intonando un paio di strofe della Leggenda del Piave, in risposta a Bella Ciao e dicendo nel video di preferirla a Bella Ciao. La canzone del Piave, poi, è patrimonio di tutti gli italiani, non è divisiva, l’ho imparata a scuola e l’ho impressa nella memoria. Bene, il mio profilo è stato bloccato, sono stata bannata dal social network». Lo dice all’Adnkronos Rachele Mussolini, denunciando il blocco del suo profilo Instagram dopo la pubblicazione di video in cui intona una strofa della Leggenda del Piave.

Rachele Mussolini: «Ora non posso più pubblicare nulla»

«Non posso più pubblicare nulla ora su Instagram – spiega – eppure il mio video non aveva nulla di eversivo, anzi. Non ho nemmeno citato la strofa “non passa lo straniero”, ma mi sono fermata prima. E il video mi è stato anche cancellato. Poi mi è arrivato un messaggio con scritto che il contenuto era stato rimosso perché violava gli standard. Su Facebook mi aspetto lo stesso trattamento».

«Siamo arrivati al punto che anche la Leggenda del Piave viene bannata – prosegue – dimostrazione questo del clima di non pacificazione che c’è. Non mi sono mai espressa con volgarità e parolacce, sono sempre stata moderata nell’esprimere le mie opinioni. Per aver detto di preferire quella canzone a Bella Ciao sono stata sospesa da Instagram, una cosa molto grave. Soprattutto in un social network dove ormai si vede di tutte, ragazzine minorenni in pose osé e foto al limite della censura…», conclude Rachele Mussolini.

La reazione del web

Rachele Mussolini ha scritto anche un post su Fb per raccontare la vicenda. Tanti i commenti. Scrive un utente: «Ai miei tempi (anni’80)la canzone del Piave la facevano cantare nelle scuole». E un altro osserva: «La censura dei social sta assumendo dei contorni grotteschi. Totale deriva verso sinistra, loro possono fare quello che vogliono». E un altro ancora: «Allucinante! Io la posto tutti gli anni il 24 maggio giorno del mio compleanno! Ci manca solo che ci tolgano anche questo! Sono davvero basito».

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