Gregoretti, Salvini a sorpresa invita i suoi a votare per il processo. Meloni: “FdI dirà no”

19 Gen 2020 17:46 - di Lorenza Mariani
Giorgia Meloni Ansa foto
La maggioranza è pronta a disertare il voto di domani in Giunta per rimandare la resa dei conti sul caso Gregoretti a dopo le urne. Ma Salvini spiazza tutti, e con una mossa a sorpresa chiede ai suoi di mandarlo a processo. Un dibattimento, annuncia il numero uno della Lega, che coinvolgere tutto il popolo italiano. E l’intero governo. Salvini, insomma, non lascia alla maggioranza neppure gli onori delle armi. E leva loro persino il gusto di andargli contro chiedendo lui stesso, persino ai suoi, che il processo sulla Gregorettsi celebri una volta per tutte. Con una mossa inaspettata, via Facebook, invita i suoi parlamentari a votare sì al procedimento giudiziario sulla vicenda del tardivo sbarco di migranti che lo riguarda. «Amici, ho deciso. Sulla vicenda Gregoretti, domani chiederò a chi è chiamato a farlo, dunque anche ai senatori della Lega, di votare per mandarmi a processo. E la chiariamo una volta per tutte. Dovranno trovare un tribunale molto grande, sarà un processo contro il popolo italiano».

Gregoretti, Salvini ai suoi: mandatemi a processo

Una decisione che interrompe le meline della sinistra e che, strategicamente, assegna al leader della Lega già una prima vittoria politica. tanto che, il vicesegretario del Carroccio, Giancarlo Giorgetti, ospite di ‘In mezz’ora in più’, da Lucia Annunziata commenta: «La risoluzione della Giunta non è vincolante per nessuno, è una proposta per l’Aula che deciderà tra un mese. Salvini dice mettiamo fine a questo paradosso e mi difenderò in Tribunale. E vediamo se avrà ragioni per condannare Salvini che ha difeso i confini, come si fa negli Stati Uniti, in Svizzera. Apprezzo questo atto di coraggio di Salvini: mettiamo fine a questo tormentone. Si faccia il processo».

Giorgetti dalla Annunziata: mettiamo fine a questo tormentone

Del resto, ha quindi proseguito Giorgetti, «non è che tutta la politica del governo si decide in Consiglio di ministri. Verrà chiamato a testimoniare il presidente Conte che dirà che in quelle due settimane si occupava di altro. Che non vedeva i telegiornali, non leggeva i giornali, quindi non sapeva quello che faceva il ministro dell’Interno. Poi, dovrà dire che subito dopo si è reso conto che stava commettendo dei pericolosi reati. Diciamo che Conte è capace anche di queste trasformazioni. Chi ha messo la fiducia sul secondo decreto sicurezza di Salvini il 6 agosto 2018? Il governo Conte. E guarda caso, la vicenda Gregoretti risale alla fine di luglio»…

Meloni: comprendo Salvini, ma FdI voterà contro l’autorizzazione a procedere

Una strategia comprensibile ma su un caso surreale, ha commentato invece poco fa Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia torna sul caso Gregoretti e, intercettata telefonicamente da LaPresse, dopo l’appello del leghista ai senatori di votare domani in giunta l’ok a processo, dichiara: «Comprendo la scelta di Salvini, ma rimane surreale che un ministro che ha fatto il suo lavoro sia processato per questo. Ragione per la quale Fratelli d’Italia intende confermare il suo voto contrario all’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini». Dunque, rimanendo fedele alle posizioni annunciate sin dall’inizio della tormentata vicenda, la Meloni conferma che voterà contro il processo a Salvini, e asserendo che non raccoglierà l’invito del capo politico della Lega, spariglia le carte sul tavolo.

Anche Forza Italia annuncia il suo voto contrario.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 23 Gennaio 2020

    …. e se in mano ha un paio di carte buone, ???? vale la pena bleffare ,prima di giocare al rilancio ?
    Spiazzare le sinistre sarebbe un colpaccio, li’ si vedrebbe la realta’ dell’Ignoranza. Ad ogni modo Salvini puo’ andare a testa alta, quello che ha fatto non era certo per il proprio tornaconto ( come avrebbe fatto la sinistra ) ma lo ha fatto per l’Italia.

  • Albert 2020 19 Gennaio 2020

    Ha ragione Giorgia Meloni! Dobbiamo farla finita con questa persecuzione dei magistrati comunisti, che possono interferire come vogliono nelle scelte dei governi che non piacciono a loro. Salvini ha davvero voglia di finire per anni imputato? Pensi piuttosto a fare di tutto per cambiare questa “giustizia”, anziché mettersi ingenuamente nelle mani dei suoi persecutori.