Referendum, Meloni: «Bocciatura politica. Ora serve una proposta unitaria del centrodestra»

16 Gen 2020 19:27 - di Redazione

L’inammissibilità del referendum sulla legge elettorale stabilita dalla Consulta è duramente criticata da Giorgia Meloni. “La bocciatura del referendum per il maggioritario – afferma in una nota la leader di FdI- era prevedibile”. E questo  “sia per l’aspetto politico non gradito alla sinistra e quindi sgradito alla maggioranza della Consulta, sia per la natura tecnica del quesito a nostro avviso corretto, ma obiettivamente al limite del consentito”. “Ottima l’intenzione ma quasi inevitabile l’esito tecnico-politico. Il centrodestra deve rilanciare subito con una proposta unitaria che dica no al tentativo dei rossi-gialli di farci tornare col proporzionale agli anni della Prima Repubblica. Quando, alla faccia dei cittadini, decidevano tutto i partiti che allora avevano almeno uomini, regole e strutture oggi assenti. Occorre una legge con ampia quota maggioritaria che assegni alla coalizione vincente la certezza di poter governare. Il modello potrebbe essere il Mattarellum. Ma, se si volesse fare subito e bene, basterebbe aggiungere alla normativa vigente un premio di maggioranza di entità e caratteristiche già considerate ammissibili dalla Corte Costituzionale per offrire agli italiani la certezza di avere la sera stessa delle elezioni, una maggioranza coesa scelta da loro”.

La decisione della Consulta sul referendum è criticata da tutto il centrodestra. Oltre che dalla Lega (di cui riferiamo in un altro articolo) anche da Forza Italia. ‘La Corte Costituzionale continua a sfornare decisioni politiche, il diritto cede il passo alla restaurazione della sinistra, inquietante conferma #referendum”. Lo scrive in un Maurizio Gasparri. La necessità che il centrodestra faccia fronte comune contro il ritorno al passato è affermata anche da Anna Maria Bernini. “Dopo la bocciatura del referendum sul maggioritario all’inglese, il centrodestra deve proporre al più presto una proposta unitaria in grado di tutelare il principio della rappresentanza, ma anche di garantire la governabilità che è il presupposto basilare per garantire il funzionamento della democrazia”. Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

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  • VINCENZO DI TOLVE 17 Gennaio 2020

    USA:TRUMP, IMPEACHMENT “UN’ALTRA TRUFFA DEI NULLAFACENTI”. E DA CONSULTA?
    Salvini: ” Vergogna il no del Consulta” Il Lega insorge dopo la bocciatura da parte della Consulta del referendum sulla legge elettorale. “E’ una vergogna, è il vecchio sistema che si difende: Pd e 5 stelle sono e restano attaccati alle poltrone”, dice il leader leghista Salvini. Così, aggiunge, “è il ritorno alla preistoria della peggiore politica italica”. Calderoli rileva che la Consulta cancella la possibilità di far decidere il popolo: questa decisione “apre definitivamente le porte al ritorno della Prima Repubblica”. In poche parole, forse Salvini non sa chi nomina questi Giudici Costituzionali? Legge elettorale, la Consulta boccia il quesito: è manipolativo. Salvini: vergogna 135, comma 1 della Costituzione afferma che la Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati: per un terzo dal Presidente della Repubblica;per un terzo dal Parlamento in seduta comune;per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria e amministrativa». Insomma, chiedetevi chi ha nominato er il Topo alias Giuliano Amato nonostante fosse stato Consigliore di Craxi, premiato come altri Membri e Magistrati Giustizialisti, occorre elenco o furono nominati da Capi di Stato di cui vergognarci come Scalfaro, Ciampi e Napolitano o non di Sinistra? Pensaci Giacomino!
    https://vincenzoditolve.wordpress.com/2020/01/17/usa-trump-impeachment-unaltra-truffa-dei-nullafacenti-e-da-consulta/

  • maurizio pinna 17 Gennaio 2020

    Complimenti per l’ottimismo di Giorgia, del resto se non ci fosse quello come andare avanti. Ma la vedo dura, perché il regime che fa capo al rosso mucchio selvaggio, in pratica governa l’Italia da sempre. Se si trattasse di un duello di soli partiti, forse, qualche speranza ci sarebbe, ma qui siamo di fronte ad un monoblocco partiti e tutto il resto: non vi è sentenza, né pronunciamento, né disposizione che non sia a favore dei sinistri. Tra l’altro è un regime talmente perverso che è difficile da individuare in altri Paesi. Ma quello che è più odioso e bieco , per chi non va a fondo dei vari casi, è che tutto avviene nella più completa legalità. A tale punto puoi avere anche 20 milioni di voti, ma poi basta un organo giuridico, basta un trucco orchestrato in una delle tante tv e radio comuniste dalle solite facce da schiaffi, basta una gazzetta compagna che imbecca i soliti sanculotti giacobini e tutto viene annullato. Naturalmente con il concorso di un EU malvagia e spietata che approfitta della situazione per calpestarci. Vorrei tanto sbagliarmi ed essere smentito.