Legge elettorale, la Consulta boccia il referendum. Salvini: «Vergogna»
“Inammissibile”: è questo il giudizio della corte costituzionale sul referendum elettorale proposto da otto Regioni – tutte a guida centrodestra – che avrebbe avuto l’effetto di annullare la parte proporzionale della legge elettorale, trasformandolo di fatto in un sistema maggioritario ‘puro’. Per i giudici della Consulta, il quesito proposto era “eccessivamente manipolativo”. In una nota informativa, che precede il deposito della sentenza, prevista per il 10 febbraio, la Corte Costituzionale, spiega che “la richiesta è stata dichiarata inammissibile, per l’assorbente ragione della eccessiva manipolatività del quesito referendario, nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito la autoapplicatività della normativa di risulta”.
Lapidario il commento del leader della Lega, Matteo Salvini. “Bocciaura vergognosa. Il vecchio sistema si difende”. Amaro e irato anche il commento di Roberto Calderoli, cui si deve l’idea dell’iniziativa referendaria. «C0sì si torna alla prima repubblica».
Con oggi il PD non è più Partito Democratico ma si può definire Partito Delinquenziale. Oggi questo partito ha dimostrato il legale delinquenziale fra politica di sinistra e giustizia.
I soliti “badogliani”. Italia ingovernabile come nel 1943.