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Studio choc sul Covid: persone decedute, ma vaccinate, finite nella lista dei no-vax morti? Buonguerrieri: “Faremo chiarezza”

Conteggio distorto?

Studio choc sul Covid: persone decedute, ma vaccinate, finite nella lista dei no-vax morti? Buonguerrieri: “Faremo chiarezza”

Una ricerca dell’Università di Torino sui dati ufficiali dell’Emilia-Romagna tra dicembre 2020 e dicembre 2021 evidenzia un a distorsione nel conteggio delle persone vaccinate. FdI in commissione Covid ha annunciato la richiesta di approfondimenti

Politica - di Redazione - 3 Dicembre 2025 alle 18:13

Persone decedute, vaccinate da pochi giorni, sarebbero finite nell’elenco dei morti per Covid non vaccinati? La domanda inquietante sorge a seguito di uno studio dell’Università di Torino sui dati ufficiali dell’Emilia-Romagna tra dicembre 2020 e dicembre 2021, intitolato : “Classification bias and impact of COVID-19 vaccination on all-cause mortality”. Gli autori del lavoro avrebbero individuato una distorsione nel conteggio delle persone vaccinate: dovuta alla pratica italiana (ma non solo) di considerare “non vaccinati” i cittadini nei primi 14 giorni post inoculazione. Proprio questa finestra temporale di due settimane avrebbe impedito la rilevazione del picco di decessi tra persone vaccinate da poco. Insomma, nel conteggio dei decessi sarebbero state inserite come non vaccinate persone che invece avevano ricevuto l’inoculazione entro 14 giorni prima.

Considerato non vaccinato anche chi aveva ricevuto una dose

Un’impostazione che, secondo i ricercatori di Torino, avrebbe distorto il conteggio degli eventi avversi immediati, compresa la mortalità; visto e considerato che nei periodi in cui la campagna vaccinale è stata più intensa vi è stato un aumento di decessi nella categoria dei “non vaccinati” proprio nei 14 giorni successivi alla somministrazione del siero. Altri studi, invece, hanno evidenziato come alcuni database esteri consideravano “vaccinati” solo coloro che avevano effettuato due dosi: ossia solo coloro che avevano completato il ciclo vaccinale. Secondo gli studiosi, questa pratica “potrebbe produrre ulteriori distorsioni statistiche, spostando artificialmente eventi avversi e mortalità su gruppi sbagliati”. Il vaccino anti-Covid sarebbe, quindi, la causa di vari problemi come l’embolia polmonare e la trombosi venosa.

Immortal Time Bias, il secondo errore statistico

L’Università di Torino, sulla base di una rianalisi dei dati della provincia di Pescara, ha poi riscontrato un altro errore metodologico chiamato Immortal Time Bias. Nasce quando non si considera correttamente il tempo in cui una persona è “non trattata” prima di ricevere il vaccino. In estrema sintesi, “ricalcolando i dati con criteri corretti non emerge alcun beneficio sulla mortalità generale tra i vaccinati con tre o più dosi”, spiegano gli esperti.

Buonguerrieri (FdI): “Se confermato, sarebbe un grave errore statistico”

Sul tema è intervenuta anche Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid, la quale ha annunciato che chiederà approfondimenti su queste distorsioni statistiche: “Come già emerso dai lavori della Commissione, la gestione dei dati, rilevatasi fallimentare, ha determinato scelte che hanno pesato sulla vita di tutti i cittadini come quella del lockdown nazionale”. Buonguerrieri ha poi aggiunto: “Se venisse confermato quanto rilevato da questo studio, emergerebbe un ulteriore fatto grave idoneo a distorcere i dati sulla sicurezza del vaccino”. La deputata di Fratelli d’Italia ha, poi, concluso: “Se il fatto venisse confermato, si tratterebbe di un errore o di una scelta scellerata. Magari proprio finalizzata a oscurare effetti avversi o mortalità legati ai vaccini? Faremo chiarezza”.

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di Redazione - 3 Dicembre 2025