La video intervista
Zerocalcare: zero idee, tanto calcare (e deliri): “Gli editori neonazisti sono parte di un piano del governo”
Ormai, se non è un delirio, poco ci manca. Zerocalcare, dopo il clamoroso autogol della campagna contro gli editori “neonazisti” alla fiera “Più Libro, Più Liberi”, che ha decretato uno straordinario successo dei suoi bersagli politici, è tornato in campo con accuse a dir poco farneticanti contro il governo Meloni. In un’intervista esclusiva a Marianna Aprile, il fumettista ha dichiarato: “Non condivido spazi con i neonazisti. Ho dei paletti che mi sono dato quando ho iniziato questo mestiere”. Una presa di posizione che, secondo lui, quest’anno assume un significato più forte rispetto alle edizioni precedenti. Poi la chiosa: “Gli editori neonazisti? Sono parte di una operazione del governo”, ha affermato, riferendosi al ruolo di formazione attribuito all’editore e ai rapporti con l’attuale maggioranza. “Non è che in fiera negli altri anni non ci siano stati anche editori con interessi di estrema destra”, ha chiarito il fumettista, ma Passaggio al Bosco “non è un editore nostalgico” quanto piuttosto “espressione di Casaggì, che è interna al partito di governo” e “fa un lavoro di formazione per tutto quel mondo che va da Fratelli d’Italia a gruppi molto più di destra”. Insomma, per lui si è trattato di “un’operazione di una casa editrice” che è “fortemente scortata e voluta dal governo di questo Paese”. E “andare là dentro a normalizzare quella presenza non mi andava”.
Peccato che una voce storica della sinistra italiana, Luciana Castellina, in fiera per delle presentazioni, lo abbia raggelato così: “È stata una sciocchezza non venire da parte di quelli che dovevano presentare i libri”.