Vertice in Florida
Zelensky da Trump: al termine dell’incontro videoconferenza con Meloni e gli altri leader Ue
L’incontro a Mar-a-Lago, in Florida, tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky si è concluso ed è in corso un colloquio in videoconferenza dei due presidenti con i leader europei al quale sta partecipando anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con Zona Bianca su Rete4.
Presenti dal lato americano oltre al tycoon il segretario di stato Marco Rubio, gli inviati speciali Jared Kushner e Steve Witkoff, il segretario alla guerra Pete Hegseth e il generale Dan Caine, presidente dei Capi di Stato Maggiore riuniti. La delegazione ucraina è composta, tra gli altri, dal ministro dell’Economia Oleksii Sobolev, da Rustem Umerov, segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa nazionale e capo negoziatore di Kiev nei colloqui di pace, dal primo vice ministro degli Esteri Serhiy Kyslytsya e da Olha Stefanishyna, ambasciatrice ucraina a Washington.
Rispondendo alle domande della stampa, Trump ha detto di credere che sia Zelensky sia il presidente russo Vladimir Putin vogliano arrivare a un accordo di pace. Ma alla domanda se l’incontro di oggi possa portare a un’intesa, ha risposto: “Dipende, credo che abbiamo gli elementi per un accordo”. Il presidente americano ha quindi ammesso che il conflitto tra Russia e Ucraina si è rivelato “difficile” da risolvere, ma ha aggiunto: “Ce la faremo; oggi avremo un grande incontro”. Trump ha aggiunto di non avere “scadenze” per arrivare a un accordo: “Sapete qual è la mia scadenza? Porre fine alla guerra”.
I negoziati per un accordo, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti, proseguiranno dopo l’incontro. “Richiamero’ anche il presidente Putin e continueremo i negoziati. Sono piuttosto complicati, ma non cosi’ complicati”, ha detto Trump.
Il piano in 20 punti
Il punto nodale della proposta di pace in 20 punti portata da Volodymyr Zelensky a Mar-a-Lago per discuterne con Donald Trump sono le garanzie di sicurezza future in stile articolo 5 della Nato per scoraggiare qualsiasi futura aggressione russa, e che l’Ucraina mantenga le sue forze armate all’attuale livello di 800.000 uomini.
Zelensky chiede anche una data precisa per l’adesione dell’Ucraina all’Ue e, per quanto riguarda la questione particolarmente delicata e complessa delle concessioni territoriali, la proposta prevede che i combattimenti nel Donetsk vengano congelati sulle attuali linee del fronte, con le forze ucraine e russe che si ritirerebbero per creare una zona cuscinetto neutrale e demilitarizzata, supervisionata da forze internazionali.
Il piano prevede anche 800 miliardi di dollari di aiuti per ricostruire le infrastrutture e l’economia ucraina del dopoguerra. Verrebbero inoltre intensificati i colloqui con gli Stati Uniti su un accordo di libero scambio. Zelensky propone che l’Ucraina divida con gli Stati Uniti il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalla Russia, con l’Ucraina che manterrebbe meta’ dell’energia e gli Stati Uniti che ne distribuirebbe l’altra meta’ a loro piacimento.