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Atreju s’infiamma sulla giustizia. Bignami inchioda Parodi (Anm): “Toghe e sinistra vogliono solo affossare il governo”

Il confronto

Atreju s’infiamma sulla giustizia. Bignami inchioda Parodi (Anm): “Toghe e sinistra vogliono solo affossare il governo”

Politica - di Robert Perdicchi - 12 Dicembre 2025 alle 19:32

“Grazie dell’invito, sono contento di essere qui perché credo che l’Anm debba avere un dialogo con tutti i cittadini”. Esordio di classe, quello del presidente di Anm Cesare Parodi al dibattito ad ‘Atreju’ su ‘Una riforma a lungo attesa: i nuovi Csm e l’Alta Corte disciplinare’, moderato dal direttore dell’Adnkronos Davide Desario. Poi però i toni si sono inevitabilmente accesi. “Questo è il principale partito italiano, è un preciso dovere confrontarsi”. La giustizia, però, non aiuta il dialogo, se dall’altra parte c’è una corporazione come quella dei giudici.

Atreju lascia spazio al confronto sulla giustizia

Quando si è entrati nel merito della riforma Galeazzo Bignami, capogruppo FdI Camera dei deputati, e Simonetta Matone, deputata della Lega, hanno smontato le tesi “autoreferenziali” dei magistrati sul referendum. Anche con accenti forti. “Sul sorteggio dite un sacco di balle – ha detto Matone rivolgendosi al presidente dell’Anm Cesare Parodi – dovete dirmi perché il sorteggio va bene per la Corte di Assise e non per l’Alta Corte: possiamo affinarlo ma non c’è nulla di antidemocratico nel criterio del sorteggio. Ritenere il sorteggio antidemocratico secondo me è una balla”. Parodi ha replicato facendo notare che “il Csm, come i consigli di classe, sono organi di amministrazione ed amministrazione e giudizio sono due cose completamente diverse”.

Lo stesso Bignami, facendo riferimento al caso Palamara, ha sottolineato che dopo la vicenda “non è stato cacciato via nessuno: uno solo, Palamara. Cinque sospensioni, nessuna espulsione: nella destra il principio è che chi sbaglia paga”. E Parodi: “La magistratura è riuscita a fare pulizia nel senso che questi fatti sono stati accertati dalla magistratura immediatamente. Mi domando se le altre categorie possono portare un’operazione di pulizia come quella che la magistratura doverosamente ha fatto: io non penso”. “Continuano a dirci che non è cambiato nulla: se avete queste prove fatemi presente dove è accaduto – continua – perché – siccome ogni volta che un magistrato viene sorpreso a sbagliare, è un indebolimento per la magistratura – l’Anm  per prima deve saperlo per poter fare chiarezza e, se necessario, pulizia. Ma mai nessuno mi ha fatto un nome. Io penso che senza quella vicenda (Palamara ndr) oggi questa riforma non sarebbe stata neanche proposta”.

Le somme le ha tirate Bignami. “Dalle parole emerse oggi è evidente come una parte della sinistra continui a utilizzare ogni tema, compreso quello della giustizia, con un unico obiettivo: attaccare il governo Meloni. Non interessa una riforma che renda più efficiente il sistema giudiziario, non interessa ciò che serve all’Italia, ma solo ciò che può essere strumentalizzato contro l’esecutivo. Lo dimostra anche quanto riferito da un magistrato di Magistratura Democratica, secondo cui Giorgia Meloni sarebbe ‘pericolosa’ non perché ricattabile, ma proprio perché libera da interessi personali e determinata a riformare davvero la giurisdizione. È un paradosso che conferma come il problema non sia l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri, ma la sua indipendenza dalle correnti interne che per anni hanno condizionato scelte e carriere. Il nostro impegno resta fermo: riportare al centro il merito, l’imparzialità e il principio costituzionale per cui la giustizia è amministrata in nome del popolo, non delle correnti”, ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati.

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di Robert Perdicchi - 12 Dicembre 2025