La conferma nei numeri
Sondaggio Porta a Porta, FdI vola e il centrodestra sfiora il 50%, dal Pd una rincorsa inutile, crollo M5s. Giustizia? Gli italiani vogliono la riforma
Meloni oltre il 30% e opposizione che annaspa e campo largo in affanno a fronte di una solida tenuta dell'alleanza di governo. E sul referendum gli elettori non hanno dubbi
Sondaggio “Porta a Porta”, l’ultima conferma. La bussola politica degli italiani punta ancora con decisione sul Centrodestra. È questo il dato più lampante che emerge dall’ultima rilevazione sulle intenzioni di voto condotta da Only Numbers (Alessandra Ghisleri) per la trasmissione Porta a Porta. Con un guadagno netto, Fratelli d’Italia non solo consolida la sua leadership, ma sfonda il muro del 30%, attestandosi al 30,5% (forte di un aumento pari al +0,8% rispetto a fine novembre). Un risultato che conferma l’ampio consenso per il partito di governo e per la presidente Meloni, immune, di più: solidamente in vetta, rispetto agli scossoni di una difficile congiuntura internazionale.
Sondaggio “Porta a Porta”: FdI al 30,5% guida la solida tenuta della coalizione di centrodestra
Veniamo ai dati nel dettaglio. Il successo di FdI si traduce in una solida tenuta dell’intera coalizione di centrodestra, che nel suo complesso raggiunge il 49,5% (+0,6%). Come? Con Fratelli d’Italia che guadagna lo 0,8 % rispetto alla rilevazione dello scorso 24 novembre e si attesta al 30,5%. Seguito dal Pd al 23,5 % che guadagna un punto (+1%) e arranca faticosamente alla rincorsa.
Spaventoso calo del M5S. Ancora…
Il Movimento 5 Stelle, invece, cala vertiginosamente dello 0,8% e si attesta su una flessione costante al 10,5%. Forza Italia al 9,2%, cede lo 0,3%. Mentre la Lega all’8,8% lo 0,2%, ma grazie alla solida affermazione di Fdi, la coalizione guarda avanti con fiducia reciproca e prospettive all’orizzonte, con la locomotiva di FdI che si conferma più che sufficiente a garantire al governo un ampio margine di manovra e una legittimazione popolare inequivocabile. Specie in considerazione delle flessioni negative del centrosinistra d’opposizione, con Alleanza Verdi e Sinistra al 6,4% (che perde uno 0,3%).
A fronte di una solida tenuta dell’alleanza di governo, flessione negativa per il campo largo
Mentre, nel confronto diretto tra le retrovie, Azione è al 3,5% (+0,2%), e Italia Viva al 2,7% cala dello 0,4%. Infine +Europa all’1,6% cresce dello 0,1%, mentre Noi Moderati sale dello 0,3% ed è all’1%. In generale, il centrodestra è al 49,5% (+0,6%), a fronte di un centrosinistra al 31,5%. Il campo largo al 44,7% perde lo 0,4%. Gli astenuti-indecisi si attestano al 47% (in crescita dello 0,4% rispetto all’ultima rilevazione).
In sintesi, dunque: sul versante opposto, il Partito Democratico (PD), guidato da Elly Schlein, registra sì un punto percentuale in più e si posiziona al 23,5% (+1%), ma la distanza da FdI resta abissale, pari a ben 7 punti percentuali. Il recupero dem, dunque, appare più un riposizionamento interno che una vera minaccia alla maggioranza.
A pagare un prezzo carissimo è il Movimento 5 Stelle, che prosegue la sua emorragia di consensi. Il partito di Conte scende drasticamente al 10,5% (-0,8%), vedendo sempre più ridotto il suo ruolo di “secondo pilastro” dell’opposizione e faticando a intercettare il voto di protesta. La somma delle forze di centrosinistra e M5S, nel cosiddetto “campo largo”, è in calo al 44,7% (-0,4%), ben al di sotto della coalizione di governo.
Il grande tema della Giustizia: l’Italia vuole la Riforma
In ultima analisi. Il sondaggio non si è limitato alle sole intenzioni di voto, ma ha toccato un nervo scoperto della politica nazionale: la Giustizia. Al centro della rilevazione c’era il Referendum confermativo sulla separazione delle carriere dei magistrati, così come licenziata dal Parlamento. Ebbene, il risultato è un segnale forte e chiaro alla politica: gli italiani vogliono la riforma. Il 38,3% degli interpellati dichiara che voterebbe SÌ alla conferma della legge (e quindi per la separazione delle carriere). Mentre i contrari si fermano al 29,4%.
In conclusione, il sondaggio Ghisleri conferma la luna di miele tra il governo Meloni e gli elettori, spingendo FdI oltre la soglia psicologica del 30%. Con il centrodestra saldo e una chiara indicazione popolare sulla necessità della riforma della Giustizia, la strada dell’esecutivo sembra tracciata. Seppur con la cautela imposta da una fetta del Paese ancora indecisa o disinteressata.