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Sicurezza sul lavoro, il dl è legge, via libera alla Camera. Una risposta concreta di civiltà. Solo la sinistra sale sulle barricate

Un traguardo raggiunto

Sicurezza sul lavoro, il dl è legge, via libera alla Camera. Una risposta concreta di civiltà. Solo la sinistra sale sulle barricate

Il ministro Calderone: "Un traguardo importante, possibile grazie anche un lavoro condiviso con tutte le parti sociali"

Politica - di Gabriele Alberti - 18 Dicembre 2025 alle 14:13

Il decreto sicurezza sui luoghi di lavoro è da oggi legge dello Stato. Con 143 voti favorevoli, 105 contrari e 3 astenuti, via libera della Camera al ddl recante misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile. Il ddl era già stato approvato dal Senato. Un altro traguardo raggiunto dal governo su un tema che da sempre è centrale nell’agenda dell’esecutivo. Esulta il ministro Elvira Calderone: “Una risposta concreta e non retorica a una priorità del governo Meloni fin dall’inizio del mandato: rendere il lavoro sicuro e di qualità. In altre parole, mettere in sicurezza il futuro – afferma il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali-. Il via libera finale è un traguardo importante, possibile grazie a un lavoro condiviso con tutte le parti sociali. I miei ringraziamenti vanno al Viceministro, Maria Teresa Bellucci, che ha seguito con grande dedizione tutti i lavori delle due Camere, e al Parlamento per i miglioramenti inseriti nell’iter di conversione in legge. Il confronto con tutte le parti resta aperto, per proseguire la nostra azione a favore di un sistema efficiente di prevenzione e promozione della salute e della sicurezza sul lavoro”.

Cosa contiene il dl Sicurezza sul lavoro

Dal sistema premiale per le aziende virtuose al badge di cantiere per i settori più a rischio; da un rafforzamento dell’attenzione su appalti e sub-appalti all’assunzione di altre 400 persone tra ispettori e Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro; nonché tante e diversificate risorse sulla formazione e la previsione di un sistema di tracciamento e valutazione dei mancati infortuni. Molteplici le disposizioni a favore dei giovani. Nel decreto c’è l’stensione della tutela Inail per gli studenti nei percorsi scuola-lavoro anche durante il tragitto verso le aziende; e la loro esclusione dalle attività più a rischio. E’ stato previsto un sostegno al percorso di studio degli orfani di vittime sul lavoro attraverso borse di studio che vanno dalla scuola primaria alla formazione universitaria. Il testo approvato dal Parlamento si è arricchito inoltre di nuove regole per le politiche attive delle persone con disabilità, finalizzate al loro inserimento lavorativo.

Risorse messe in campo

Il ddl, composto da 13 articoli contiene risorse a sostegno di infrastrutture, sanità, enti territoriali e grandi eventi. Sono incrementate le risorse per il settore ferroviario, in favore di Rete ferroviaria italiana Spa, e per iniziative di cooperazione economica internazionale a supporto della resilienza ucraina. Il provvedimento prevede strumenti di politica sociale e innovazione: tra cui il fondo di garanzia per la prima casa, il fondo per la digitalizzazione e le borse di studio delle specializzazioni sanitarie non mediche. Interventi sono previsti in ambito sanitario, con risorse per strutture di eccellenza, personale e investimenti tecnologici. Attenzione è riservata all’organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026, con stanziamenti per infrastrutture, sicurezza e promozione sportiva. Il testo introduce inoltre misure di sostegno finanziario per enti locali, inclusa Roma Capitale, e disposizioni sulla riorganizzazione della Croce rossa italiana.

Cerreto: una sfida di visione vinta dal governo

Il ddl appena licenziato rappresenta “un atto di civiltà fortemente voluto dal Governo Meloni e dai ministri Calderone, Musumeci, Schillaci, Lollobrigida, Giorgetti e Nordio. Un provvedimento concreto che rafforza il sistema intervenendo su più fronti, ed in maniera organica, le attività propedeutiche e necessarie per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Viene rafforzato il ruolo dell’Ispettorato nazionale sui lavori in appalto e subappalto; sono state revisionate le quote Inail arrivando ad uno stanziamento complessivo di circa 1,3 miliardi. Vi sono misure per il potenziamento della vigilanza e per la digitalizzazione dei cantieri, con il rafforzamento della formazione e un inasprimento del sistema sanzionatorio.

“Vi è inoltre un adeguamento dei limiti di età dell’assegno di incollocabilità. Tutte queste misure forniscono la cifra politica di quanto il Governo sia impegnato in materia della sicurezza sul lavoro, una sfida di visione, civiltà e di giustizia che questa maggioranza vuole affrontare e vincere”. Così commenta il licenziamento del testo Marco Cerreto, capogruppo in Commissione Agricoltura di FdI e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

Solo la sinistra su Marte sale sulle barricate

Solo a sinistra hanno la faccia tosta di saltare sulle barricate contro il governo.  “C’è una distanza siderale tra ciò che serve e ciò che è stato discusso: a questo Governo interessa fare solo i titoli, ma poi il contenuto non c’è. Con questo decreto la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici è vista come adempimento burocratico e non come diritto inalienabile”. Fuori dalla realtà  Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico. Il testo è stato licenziato con una condivisione delle parti sociali, tranne la Cgil, al solito ormai isolata. Ricordiamo che l’esecutivo fin dal suo insediamento ha messo in campo misure che hanno interessato diversi ambiti: dalla patente a crediti per l’edilizia alle assunzioni di nuovi ispettori; fino ai meccanismi di premialità per le imprese che investono in prevenzione e all’estensione della copertura assicurativa per la scuola. E poi, ancora, gli interventi sul piano delle sanzioni, sia dal punto di vista amministrativo che penale: con la reintroduzione per esempio del reato di somministrazione illecita di lavoro; la lotta al caporalato.

Bellucci: Attenzione ai più giovani

Nel testo “un’attenzione particolare è dedicata ai più giovani”, spiega il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali,  Maria Teresa Bellucci. “Introduciamo borse di studio annuali da 3.000 a 7.000 euro, dalla scuola primaria all’università, in favore dei figli delle vittime di infortuni sul lavoro o malattie professionali, e rafforziamo la tutela assicurativa INAIL per gli studenti impegnati nei percorsi di formazione scuola-lavoro, estendendo la copertura anche agli infortuni occorsi nel tragitto casa-lavoro e viceversa.

“Il testo prevede incentivi per chi adotta misure di riduzione del rischio; il potenziamento della vigilanza e dell’apparato sanzionatorio, nel quale rientra anche la norma che rafforza politiche attive e tutele per i lavoratori più fragili. Si tratta dell’innalzamento della quota di riserva per le convenzioni di inserimento lavorativo dal 10% al 60% e l’estensione agli enti del Terzo Settore e alle società benefit, novità che rappresenta un passo decisivo verso un modello di sviluppo più inclusivo. Un pacchetto di misure che si aggiunge a quanto già messo in campo dal Governo Meloni nei mesi precedenti come lo stanziamento di oltre 1,2 miliardi di euro; l’assicurazione per studenti e docenti; l’introduzione della patente a crediti in edilizia; il potenziamento dell’attività ispettiva del +60% (dato INAIL) e l’assunzione di oltre 1500 ispettori”.

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