Ennesimo venerdì di stop
Sbarra contro Landini: “Lo sciopero non è uno strumento di battaglia politica”
In una intervista al quotidiano il Foglio l''ex segretario della Cisl, oggi sottosegretario del governo Meloni ricorda al numero uno della Cgil che siamo di fronte a "un diritto sacrosanto di un lavoratore" e non può essere usato "per intenti puramente antigovernativi"
Mentre i cittadini e i lavoratori si trovano a fronteggiare l’ennesimo sciopero del venerdì convocato dalla Cgil, il sottosegretario per il Sud, Luigi Sbarra, parla al quotidiano il Foglio. L’ex segretario della Cisl sottolinea che “lo sciopero è un diritto sacrosanto di ogni lavoratore. È lo strumento sindacale per eccellenza e va esercitato con responsabilità. Non può e non deve diventare uno strumento di battaglia politica o essere utilizzato con intenti puramente antigovernativi”. Anche perché il rischio è svilirlo: “è necessario trovare un equilibrio: tutelare pienamente il diritto di sciopero e limitare i disagi che inevitabilmente ricadono sui cittadini, in particolare per le persone più fragili, che già vivono situazioni di maggiore svantaggio”.
Spesso è sufficiente annunciare lo sciopero per produrre effetti
Sulle proposte alla studio per ragionare di una comunicazione preventiva da parte di chi aderisce alla mobilitazione, Sbarra ricorda che “Un punto particolarmente delicato riguarda la regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali” dove “spesso è sufficiente il solo effetto annuncio per generare problemi ai cittadini. La scelta di lavorare a un intervento normativo più ampio dimostra l’attenzione e il senso di responsabilità con cui il centrodestra sta affrontando la questione”.
Scioperi ripetuti producono danni concreti
Sbarra sottolinea che “Non possiamo ignorare che scioperi ripetuti, con adesioni bassissime, producono danni concreti ai cittadini senza incidere realmente sulle condizioni dei lavoratori. Per questo motivo è opportuno riflettere anche su una regolazione più precisa della tempistica: ad esempio, riducendo la finestra di preavviso e prevedendo una soglia di rappresentatività”.
Cgil in contrasto con altri sindacati
Uno sciopero generale indetto dalla Cgil, in contrasto con altre sigle come la Uil che hanno dato atto al governo di essersi mosso nel metodo e nel merito. Secondo Sbarra questo Esecutivo “ha intercettato i bisogni reali delle persone mettendo in campo politiche responsabili e concrete, indirizzate a garantire condizioni di lavoro dignitose, sostegno ai salari, riduzione delle tasse al ceto medio, aiuti alle famiglie e opportunità di crescita e sviluppo”.
Per governo Meloni sicurezza sul lavoro è una priorità
Sbarra fa notare che “Quando si parla di sicurezza sul lavoro, non ci sono schieramenti politici, né ideologie da difendere: l’unica priorità deve essere la protezione della vita e della salute di milioni di lavoratrici e lavoratori. Per il governo e per il presidente Meloni la salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità e lo dimostrano le diverse misure che sono state introdotte: assunzioni di ispettori, nucleo carabinieri; patente a crediti; badge di cantiere; maggiori controlli nei settori a rischio; potenziamento della formazione; crescenti tutele per gli studenti coinvolti in esperienze di formazione-lavoro. Ma siamo determinati a voler fare ancora molto di più”, conclude Sbarra.