Dalla Francia arriva un nuovo “endorsement” al “modello Italia” di Giorgia Meloni – l’alleanza stabile tra destra tradizionale e destra radicale – che viene spesso citato in Europa come possibile riferimento di assetti politici futuri. Le aperture di Nicolas Sarkozy, contenute nel suo ultimo libro, ultimato nei giorni di detenzione, legittimano il Rn nell’arco repubblicano, facilitando sul piano culturale un allineamento con famiglie politiche europee conservatrici e nazional‑sovraniste, anche se non esiste ancora un disegno ufficiale di coordinamento strutturato con partiti come Fratelli d’Italia o Vox.
Sarkozy, attraverso il suo nuovo libro e varie uscite pubbliche del 2025, ha di fatto legittimato il Rassemblement National come forza “dell’arco repubblicano” e ha aperto la porta a una larga “unione delle destre”, rompendo con la tradizione del fronte repubblicano anti‑Le Pen che lui stesso aveva sostenuto in passato. Queste aperture si inseriscono in un quadro più ampio di convergenza tra le destre francesi e le destre radicali europee, almeno sul piano politico‑culturale, anche se non si è ancora tradotto in alleanze organiche formali.
Cosa ha detto su Le Pen e il RN
Nel libro “Journal d’un prisonnier” Sarkozy racconta una telefonata con Marine Le Pen in cui le assicura che, in futuro, non si assocerà più a un “front républicain” contro il Rassemblement National, prendendo pubblicamente posizione contro il riflesso anti‑RN che ha dominato la destra moderata negli ultimi decenni. In diversi passaggi e interviste, ha spiegato che la ricostruzione della destra può avvenire solo attraverso un “rassemblement” il più largo possibile, “senza esclusioni e senza anatemi”, formula che implica l’inclusione degli elettori e dei quadri del RN nello spazio della destra di governo.
Dalla rottura col RN alla “unione delle destre”
Se nel 2017 e 2022 Sarkozy aveva sostenuto il voto per Macron contro Le Pen, nel 2025 afferma che il RN non è più “un pericolo per la Repubblica” e che appartiene all’“arc républicain”, normalizzandolo simbolicamente e prendendo le distanze dalla logica del cordone sanitario. Parallelamente ha ricevuto più volte dirigenti RN come Jordan Bardella e Sébastien Chenu, offrendo consigli strategici in vista del 2027, cosa letta in Francia come un vero e proprio “segnale politico” di riavvicinamento all’estrema destra.
Effetti sulla destra francese
Queste posizioni alimentano l’idea di una possibile “union des droites” che andrebbe dai centristi fino ai lepénisti, tema che divide profondamente Les Républicains, dove parte della dirigenza teme una fusione ideologica con il RN. Commentatori e sondaggisti francesi sottolineano che la “mano tesa” di Sarkozy contribuisce a spostare il baricentro del dibattito a destra e rende più plausibile, almeno sul piano degli immaginari politici, uno scenario alla “coalizione italiana” in vista delle presidenziali 2027.