Mosca e la censura
Rivolta in Russia contro Putin, ma solo per il divieto di giocare a Roblox: scendono in piazza i siberiani
Nella città siberiana di Tomsk, situata a quasi tremila chilometri da Mosca, si è assistito domenica a una rara manifestazione di dissenso pubblico. Decine di persone hanno sfidato il freddo e la neve per protestare contro la decisione delle autorità russe di bandire Roblox, la celebre piattaforma di gioco statunitense. Le immagini diffuse dagli organizzatori mostrano i manifestanti nel Parco Vladimir Vysotsky, riuniti in cerchio con cartelli fatti a mano che recitano slogan come “Giù le mani da Roblox” e definiscono il blocco come l’ennesima vittima della “cortina di ferro digitale”. Uno dei messaggi esposti denunciava apertamente l’incapacità delle autorità di proporre soluzioni alternative, sottolineando come la strategia governativa si limiti esclusivamente a divieti e blocchi.
Il provvedimento restrittivo è stato ufficializzato lo scorso 3 dicembre dal Roskomnadzor, l’ente federale per la supervisione delle comunicazioni, che ha giustificato il blocco citando la presenza di contenuti inappropriati capaci di influire negativamente sullo sviluppo spirituale e morale dei minori. Questa mossa si inserisce in un quadro più ampio di censura pervasiva che caratterizza la Russia in tempo di guerra, dove l’accesso a piattaforme social occidentali come Facebook, Instagram, WhatsApp e YouTube è stato drasticamente limitato o interrotto per favorire una narrazione controllata dai media statali e dai social network locali.
In Russia scatta la rivolta per Roblox
Il divieto ha innescato un acceso dibattito interno che tocca temi sensibili quali la sicurezza dei minori, l’efficacia della censura nell’era digitale e la carenza di alternative tecnologiche russe competitive. Mentre una parte del corpo docente e dei genitori condivide le preoccupazioni delle autorità riguardo al rischio che la piattaforma possa esporre i bambini a contenuti sessuali o a contatti indesiderati con adulti, molti giovani e osservatori mettono in dubbio la logica di tali restrizioni. In un mondo sempre più digitalizzato, infatti, i divieti vengono regolarmente aggirati con estrema facilità tramite l’utilizzo di VPN, rendendo le misure governative poco efficaci sul piano pratico e sollevando interrogativi sulla strategia tecnologiche.
Roblox è una piattaforma online gratuita per creare, condividere e giocare a esperienze in mondi 3D generati dagli utenti stessi.
