Le indagini della procura
Prato, arrestati due imprenditori cinesi per sfruttamento: facevano lavorare connazionali clandestini
Due imprenditori cinesi sono stati arrestati dopo un’indagine condotta dalla procura di Prato sullo sfruttamento lavorativo. Entrambi, rispettivamente di 50 e 51 anni, sono i titolari delle imprese New Star di Chen Jinei e Z&J Srls e adesso sono accusati di occupazione di stranieri privi di permesso di soggiorno, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Grazie alle investigazioni, sono stati individuati due opifici destinati a effettuare finiture di capi di abbigliamento per conto di altre imprese, in cui lavoravano tredici lavoratori clandestini. Tutti i braccianti impiegati sono di etnia cinese e lavoravano senza contratto, privi di qualsiasi tutela retributiva, previdenziale e assistenziale. Il gip del Tribunale di Prato ha convalidato gli arresti e ha disposto, verso il 51enne titolare della Z&J Srls, la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività professionali o imprenditoriali per dodici mesi.
Prato, arrestati due imprenditori cinesi per sfruttamento del lavoro
Le indagini della procura hanno rilevato gravi condizioni di sfruttamento, tra cui retribuzioni insufficienti, orari di lavoro fino a 12 ore al giorno per sette giorni su sette, nessun rispetto dei periodi di riposo e locali adibiti a dormitorio per i lavoratori, che peraltro limitavano la loro libertà personale. Attualmente, le attività delle imprese sono state subito sospese per aver impiegato un numero di lavoratori in nero superiore al 10% dei presenti. Peraltro, sono state riscontrate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con omessa sorveglianza sanitaria, formazione e informazione dei lavoratori, assenza del medico competente e condizioni igienico-sanitarie carenti.
Durante i controlli sono state elevate multe amministrative per circa 88mila euro e ammende per oltre 20mila euro. Le indagini hanno visto il coinvolgimento dei Carabinieri del nucleo operativo per la tutela del lavoro di Roma, del nucleo Ispettorato del lavoro di Prato e del comando provinciale locale, assieme al personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Prato-Pistoia.
Le parole del procuratore
Dal febbraio 2025, sono 168 i lavoratori di varie nazionalità, tra cui cinesi, pakistani, bengalesi e nordafricani, che hanno assunto atteggiamento di collaborazione con procura pratese.” L’azione degli inquirenti – spiega un comunicato del procuratore Luca Tescaroli – sottolinea l’impegno continuo nel contrasto allo sfruttamento lavorativo, fenomeno in crescita sul territorio pratese“.