Antagonismo e legami
Perché la sinistra non condanna Askatasuna le violenze di piazza? Ecco le risposte al sondaggio del Secolo
La legalità è tornata più forte a Torino dopo lo sgombero del centro sociale Askatasuna. I militanti antagonisti, sin dal 15 ottobre 1996, avevano occupato lo stabile in corso Regina Margherita, comportandosi da padroni e intimidendo il quieto vivere dei cittadini. Per questo motivo il Secolo d’Italia ha deciso di pubblicare un sondaggio sulla vicenda, interpellando i lettori del quotidiano attraverso la newsletter. Dopo lo sgombero, nelle piazze del capoluogo piemontese si sono avvicendati scontri e disordini tra antagonisti e forze dell’ordine, senza che le forze d’opposizione prendessero le distanze.
Per questo motivo la prima domanda dello studio è: “Perché la sinistra non condanna Askatasuna e le violenze?”. La terza risposta, segnata in arancione e che ha ottenuto il 43,3% delle preferenze, è andata per la maggiore: “Perché esistono legami politici e sindacali storici che rendono difficile una presa di distanza netta”. Insomma, secondo i dati, sembra che gli utenti siano convinti del legame che certe organizzazioni radicali mantengono con gli ambienti istituzionali di un certo indirizzo politico.
Perché la sinistra non condanna Askatasuna e le violenze? Il sondaggio del Secolo
la prima risposta, segnalata in blu, ha ricevuto il 34,4% delle preferenze: “Perché ammettere l’illegalità significherebbe dare ragione al governo Meloni, che ha messo la sicurezza al centro della sua agenda politica”. E infine il 25,5 % degli intervistati, segnalati in arancione, ha provato a dare una spiegazione diversa sul caso: “Perché una parte della sinistra considera ancora i centri sociali come soggetti da difendere, anche quando superano il limite della legalità“. Insomma una minoranza, non troppo sguarnita, crede che i progressisti non condannino i centri sociali per paura di un aumento della popolarità per la premier, mentre per altri ancora la sinistra non riesce a distaccarsi dal retaggio ideologico sull’appoggio incondizionato ai centri sociali.