Grande emozione
Milano-Cortina, Mattarella accende il Braciere olimpico. La fiaccola viaggerà per 12mila km (video)
Cronaca - di Gloria Sabatini - 5 Dicembre 2025 alle 16:26
Grande emozione per l’accensione del Braciere Olimpico per Milano Cortina 2026 che si è svolta nel Piazzale del Quirinale con il presidente Sergio Mattarella. Presenti tra gli altri la premier Giorgia Meloni, i presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana, il presidente della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò, il presidente del Cio, Kirsty Coventry e i ministri dello Sport e delle Infrastrutture, Abodi e Salvini.
L’accensione del Braciere Olimpico per Milano Cortina 2026
Il capo dello Stato ha celebrato il rito accendendo la fiamma italiana utilizzando la torcia consegnata ieri da Jasmine Paolini e Filippo Ganna. Un atto simbolico che segna l’inizio del viaggio in Italia della torcia olimpica lungo 63 giorni e 12.000 chilometri. Destinazione finale Milano, dove il prossimo 6 febbraio si darà il via ufficiale ai Giochi Olimpici invernali 2026. Il braciere celebrativo è rimasto davanti al Quirinale fino alle 14, per poi essere portato allo Stadio dei Marmi. Un centinaio di persone hanno raggiunto il piazzale per assistere all’evento omaggiato con il passaggio delle Frecce Tricolori.
Mattarella: abbiamo chiesto che la tregua olimpica venga rinnovata
Tutto incentrato sull’unità e i valori olimpici il discorso di Mattarella durante il trasferimento della fiamma dal braciere greco a quello italiano. Presenti atleti come Gregorio Paltrinieri (primo tedoforo) e le massime autorità sportive. “Le Olimpiadi sono storia antica e moderna e sono anche il tempo di oggi. Più che mai – ha detto il presidente della Repubblica – sentiamo l’urgenza di amicizia e pace dai popoli. L’Italia ha chiesto che la tregua olimpica venga rinnovata. E speriamo che i due mesi che ci separano dall’avvio dei Giochi possano distendere ulteriormente le tensioni”.
La staffetta olimpica da Roma con Paltronieri viaggerà per 12mila km
L’evento, trasmesso in diretta, ha incluso onori militari, inni nazionali e un omaggio alla bandiera olimpica, culminando con l’esposizione della fiamma custodita nella Sala della Vetrata. La staffetta italiana parte domani da Paltrinieri, coprendo 12.000 km in 63 giorni attraverso tutte le province, con oltre 1.000 tedofori tra atleti e testimonial, fino all’inaugurazione del 6 febbraio 2026.
Malagò: Meloni sempre informata, la sua passione ci aiuta
A margine della cerimonia Malagò si è intrattenuto sulla passione della premier che “rappresenta un elemento decisivo”, ha detto, in un settore complesso come quello sportivo. “Si’, devo essere sincero, è sempre stata informata e ha sempre detto che questa è l’immagine del Paese e dobbiamo fare le cose al meglio per le Olimpiadi e Paralimpiadi. E’ anche appassionata, questo secondo me è un contributo che in qualche modo aiuta”. E ancora: “Se uno guarda questa materia dello sport, lo sa che c’è gestione e managerialità. Ci sono numeri, conti, infrastrutture, problemi, polemiche ma ci vuole anche il sentimento”.
Buonfiglio: siamo portatori di un’armonia che ha riscosso questo risultato
Di tregua olimpica per Milano Cortina ha parlato il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio. “L’abbiamo portata avanti, l’abbiamo firmata a Olimpia e l’abbiamo portata all’Onu e credo sia stato un risultato incredibile, con voto favorevole di tanti Paesi. L’ha firmata anche la Russia. Poi è vero che tra il dire e il fare c’è qualcos’altro ma siamo stati portatori di un’armonia che la volta precedente non aveva riscosso questo risultato”.
Zaia: oggi le Dolomiti rappresentano ciò che serve all’Europa
“L’accensione del braciere di Milano-Cortina 2026 è un gesto che va oltre la ritualità, l’inizio di un percorso che attraversa l’Italia e coinvolge l’intero Paese”. Così il governatore uscente del Veneto Luca Zaia, presente alla cerimonia. “L’Olimpiade nasce per fermare i conflitti, sospendere le barbarie, aprire spazi di dialogo. Il suo auspicio è chiarissimo. Tra due mesi avremo le Olimpiadi e ci auguriamo che non siano un semplice armistizio temporaneo, come nell’antica Grecia, ma un momento capace di accompagnare verso un mondo più stabile, con i conflitti recenti risolti e un futuro più sicuro”.