La denuncia
Migranti, la Ong “Action Aid” prova la spallata giudiziaria contro il governo Meloni per i centri in Albania
Le Ong non ci stanno e riprovano la “spallata” giudiziaria contro il governo Meloni sul trasferimento dei migranti clandestini in Albania. “ActionAid” ha depositato alla Corte dei Conti un esposto di 60 pagine per denunciare lo spreco di risorse dell’operazione Albania.
La procura regionale del Lazio, dati del progetto Trattenuti alla mano, dovrà valutare se esercitare l’azione erariale alla luce delle violazioni contestate. All’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) sono state invece segnalate presunte irregolarità nell’affidamento dell’appalto da 133 milioni per la gestione dei centri: non è stata verificata nemmeno la rilevanza internazionale dell’appalto, che avrebbe richiesto una procedura più trasparente e aperta. La realizzazione dei centri in Albania è partita con 39,2 milioni di euro stanziati dalla legge di ratifica del Protocollo. Appena dieci giorni dopo, con il “Decreto Pnrr 2”, la competenza è passata dal Ministero dell’Interno e della Giustizia alla Difesa e le risorse sono state aumentate fino a 65 milioni. Secondo ActionAid la Difesa ha bandito gare per 82 milioni, firmato contratti per oltre 74 milioni – quasi tutti tramite affidamenti diretti – ed erogato più di 61 milioni per gli allestimenti. Accuse tutte da dimostrare nella loro irregolarità, ma il “lodo Corte dei Conti” sembra voler imitare il blocco giudiziario al Ponte sullo Stretto avvenuto proprio grazie alla magistratura contabile.
L’attacco di ActionAid sui migranti spediti in Albania
Come scrive l’organizzazione umanitaria in una nota, la procura regionale del Lazio, dati del progetto Trattenuti alla mano, dovrà valutare se esercitare l’azione erariale alla luce delle violazioni contestate. All’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sono state invece segnalate presunte irregolarità nell’affidamento dell’appalto da 133 milioni per la gestione dei centri: non è stata verificata nemmeno la rilevanza internazionale dell’appalto, che avrebbe richiesto una procedura più trasparente e aperta.
Vale la pena di ricordare che ActionAid è al centro di una vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto un’ex dipendente, Francesca Marenco, che ha sottratto circa 1,488 milioni di euro tra il 2022 e il 2024 tramite appropriazione indebita e accesso abusivo a sistemi informatici. ActionAid ha denunciato il caso, licenziato la persona e avviato procedimenti civili e penali, ottenendo un pignoramento sull’immobile della truffatrice per risarcimento.