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LLa scritta apparsa a Castiglioncello contro la premier Meloni dall’account X di “Cagliari live Magazine”

I frutti dell'intolleranza

«Meloni assassina»: a Livorno l’ennesimo rigurgito d’odio. Sinistra muta mentre i “tolleranti” sfregiano il centro

Lo sfregio dei soliti ignoti: una scritta virulenta contro la premier conferma il clima di intolleranza politica strisciante. L'ultima infamante accusa apparsa su un muro si rivela allora come un altro schiaffo alla democrazia. Perché tutto questo non può essere letto come un banale atto di dissenso...

Politica - di Bianca Conte - 16 Dicembre 2025 alle 18:30

La scritta «Meloni assassina» vergata in rosso è comparsa oggi, martedì 16 dicembre, su un muro lungo una centralissima Via di Castiglioncello, in provincia di Livorno. Una frase apparsa all’indomani di quella siglata Br – Spara a Giorgia – apparsa sulla sede della Lega di Busto Arsizio ed espressione dello stesso livore di quella spuntata il 7 dicembre sul lungomare di Marina di Pietrasanta (Lucca)

Non c’è pace per il presidente del Consiglio. Ma soprattutto non sembra esserci argine alla deriva d’odio che, da nord a sud, continua a colpire Giorgia Meloni. La scritta Meloni assassina», vergata in rosso su un muro lungo una centralissima Via di Castiglioncello, in provincia di Livorno, arriva con lo stesso livore di quella del 7 dicembre sul lungomare di Marina di Pietrasanta (Lucca). L’ultimo vergognoso episodio arriva dunque dalla perla del litorale livornese. Dove ignoti hanno imbrattato un muro del centro con una scritta che non lascia spazio a interpretazioni. A caratteri cubitali, rosso sangue. Ed è lo stesso livore ideologico che solo pochi giorni fa aveva sfregiato il lungomare di Marina di Pietrasanta.

«Meloni assassina»: la scritta choc appare in centro a Castiglioncello

«Sdegno» è stato espresso dal senatore della Lega Manfredi Potenti, originario di Castiglioncello, che ha diffuso la notizia. E che nell’immediato ha commentato: «A  nome del mio partito, la Lega, e penso di tanti cittadini, anche non orientati verso il centrodestra, esprimo tutto lo sdegno per l’odio e le parole di violenza, inaccettabili contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Questa escalation va fermata e condannata. Senza se. E senza ma. Solidarietà a Giorgia Meloni», afferma Potenti. Aggiungendo in calce: «Azioni scellerate come questa vanno condannate con forza. Per impedire che minimizzando la violenza impressa su un muro si possa passare ad ulteriori rigurgiti di odio insensato», conclude Potenti in una nota.

Un rigurgito di intolleranza inaccettabile

Ed è chiaro che siamo di fronte a una vera e propria escalation di irruenza verbale che nasconde un rigurgito di intolleranza che non può più essere derubricato a semplice “bravata” di qualche sbandato. Semmai, va considerato come il frutto avvelenato di una narrazione tossica che dipinge il nemico politico come un mostro da abbattere. Alimentando i peggiori istinti di chi, ancora oggi, non accetta il responso democratico delle urne.

 

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di Bianca Conte - 16 Dicembre 2025