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Mantovano: “Il collegamento con lo spazio è nelle nostre tasche”. Governo al lavoro sulla sicurezza

Strategie "spaziali"

Mantovano: “Il collegamento con lo spazio è nelle nostre tasche”. Governo al lavoro sulla sicurezza

Il sottosegretario è intervenuto al convegno organizzato a Montecitorio, insieme ai Ministri Urso e Crosetto. Per il Ministro della Difesa "le infrastrutture spaziali vanno difese perché sono diventate ormai la spina dorsale di servizi essenziali"

Politica - di Eva De Alessandri - 15 Dicembre 2025 alle 14:38

Alla vigilia della giornata nazionale dello spazio, che ricorre domani 16 dicembre, alla Camera dei Deputati si è parlato di “Governance dello Spazio”, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; il ministro della Difesa, Guido Crosetto; il ministro delle Imprese, Adolfo Urso; il presidente della Camera Lorenzo Fontana e l’ex presidente di Montecitorio, Luciano Violante. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano ha spiegato che “Da molti lo spazio è percepito come una dimensione lontana, quasi inaccessibile. In realtà il collegamento lo abbiamo materialmente nelle nostre tasche, quando, per esempio, azioniamo il Gps per cercare il tragitto più veloce per raggiungere una destinazione. Dalle costellazione dei satelliti che orbitano sopra di noi, dipendono servizi vitali: dalla trasmissione di comunicazioni e informazioni, anche sensibili, all’acquisizione di immagini in ogni angolo della terra”.

Programmi spaziali realizzati a costi inferiori rispetto al passato

“Tutte azioni frutto dell’impulso che il settore privato ha impresso al dominio spaziale, con investimenti crescenti – ha sottolineato Mantovano – che hanno sviluppato nuove tecnologie e hanno accelerato la realizzazione dei programmi spaziali con costi inferiori rispetto al passato. Si è così realizzata una vera e propria corsa allo spazio, con migliaia di satelliti, un fenomeno che ha sfaccettature scientifiche, industriali, commerciali, ma anche geopolitiche e di sicurezza”.

Spazio come teatro di competizione strategica

Il sottosegretario Mantovano ha concluso ricordato che “il deterioramento del contesto globale si scarica anche nel dominio spaziale e lo spazio da ambiente cooperativo e pacifico, come è stato per decenni, in teatro di competizione strategica e di potenziale confronto militare. Nazioni come Russia e Cina sono sempre più impegnate a perfezionare sistemi di spionaggio o in grado di compromettere l’operatività dei satelliti, con potenziali conseguenze sulla vita di ciascuno di noi. “La Russia prevede di mettere in orbita armi nucleari – ha proseguito Mantovano – . La Cina mette in orbita satellitare con tecnologie in grado di minacciare in qualsiasi momento i satelliti Usa. Gli Stati Uniti hanno previsto lo sviluppo del cosiddetto ‘golden dome’ che dovrebbe proteggerli da ogni tipo di attacco missilistico e la Francia ha annunciato che metterà in orbita satellitare di ricerca in grado di contrastare minacce ai propri assetti.  Il governo italiano ha approvato nel gennaio 2025 indirizzi in materia spaziale e aerospaziale che si muovono nella direzione di sviluppo dei nostri programmi europei tenendo conto di tutti gli aspetti legati alla sicurezza”.

Crosetto: dominio spaziale è il nuovo terreno di scontro

Sul tema è intervenuto anche il Ministro Guido Crosetto, che ha ragionato sullo stato delle cose dal punto di vista del responsabile della Difesa nazionale. E Crosetto con calma e fermezza ha rimarcato che “Stiamo vivendo un momento difficile, una situazione storica, probabilmente, senza precedenti: a oggi, in questo momento, ci sono 50 conflitti aperti nel mondo. In questo contesto il dominio spaziale, insieme a quello cibernetico, è diventato un nuovo terreno di scontro, tutti i giorni a rischio di spionaggio, di sabotaggio, lo spazio si è trasformato da ambiente privilegiato, da cui erogare servizi, un dominio critico, caratterizzato, ogni giorno, più da minacce”.

Strutture spina dorsale di servizi essenziali

Secondo Crosetto dunque “Le infrastrutture spaziali, come ogni altra infrastruttura, vanno difese perché sono diventate ormai la spina dorsale di servizi essenziali, che se a rischio ci metterebbero in crisi, metteremo in crisi la nostra economia, la nostra società, il nostro modo di vivere. Il dramma è che già oggi, in questo momento, mentre vi parlo, esistono e navigano i satelliti ostili, realizzati non per dare servizi, ma per spiare, acquisire dati o colpire altri satelliti”.

Cercare approccio strategico

E questo per il numero uno della Difesa italiana “ci obbliga a cambiare approccio rispetto a quello che abbiamo avuto fino adesso, dobbiamo cercare un approccio più intelligente, strategico, flessibile pensando alla complessità e ai costi, di cosa significa accedere allo spazio ed è un discorso che ho sentito prima di cui ho sentito prima a parlare perché bisognerebbe avere l’approccio allo spazio, approccio che parta necessariamente dai temi della difesa”.

Italia grande potenza scientifica e tecnologica

Anche il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso è intervenuto al convegno “La governance dello spazio – Giornata nazionale dello spazio 2025” ricordando che “Noi eravamo e siamo una grande potenza scientifica e tecnologica che ha sempre aperto nuove strade all’umanità, compresa la strada delle dimensioni superiori alla terra, da Archimede a Galileo a Marconi. Noi siamo stati coloro che hanno saputo, dalla terra, comprendere meglio il cielo e lo spazio, inaugurando strade che allora l’umanità riteneva del tutto impossibile”.

Governo si è mosso con tempestività nello sviluppo delle competenze

“In questa legislatura ci siamo mossi in maniera appropriata e tempestiva nello sviluppo competenze spaziali, nel nostro Paese – ha aggiunto Urso – abbiamo inaugurato quattro ‘Space Factory’ utilizzando al meglio le risorse del Pnrr: a Torino, a Milano, a Roma ea Bari, dimostrando che lo spazio è una dimensione comune della nostra penisola. Ed è stato inaugurato un sedicesimo distretto industriale in Abruzzo, 16 distretti industriali al nord come al centro e al sud, dimostrano che lo spazio è una dimensione che unisce la penisola, a differenza di altri, anche se gli aspetti più significativi, sul piano industriale, sono proprio qui a Roma, nel Lazio, e in Lombardia e Piemonte. Abbiamo iniziato a lavorare alla realizzazione di una costellazione satellitare nazionale che vorremmo realizzare insieme ad altri paesi europei ai fini della sicurezza e della difesa delle comunicazioni istituzionali”.

Fontana: Settore in più rapida espansione a livello planetario

Il presidente della Camera e padrone di casa, Lorenzo Fontana, nel suo intervento ha raccontato che “L’economia dello spazio rappresenta uno dei settori in più rapida e significativa espansione a livello planetario, secondo i più recenti dati il ​​comparto rappresenta lo 0,35 del prodotto interno lordo mondiale e vede la presenza, di quasi 2000 aziende che negli ultimi 10 anni hanno investito circa 300 miliardi di dollari. L’industria italiana genera un volume d’affari superiore e 2 miliardi di euro all’anno, impiega oltre 7000 lavoratori, dal punto di vista tecnico-scientifico, lo spazio costituisce uno dei principali motori di ricerca e di innovazione.

Investimenti per sviluppare tecnologie all’avanguardia

“Gli investimenti in questo campo hanno consentito di sviluppare tecnologie all’avanguardia, come le telecomunicazioni satellitari in ambito civile, con un effetto positivo per l’intero sistema produttivo“. Fontana ha concluso ricordando che “queste considerazioni di carattere economico e tecnologico si intrecciano con le sfide sempre più complesse, relative alla difesa e alla tutela degli interessi nazionali. In uno scenario geopolitico, come sappiamo, segnato da gravi tensioni, il dominio dello spazio vede crescere la propria importanza giorno dopo giorno, a garanzia della sicurezza degli stati, delle persone e delle infrastrutture“.

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