CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani

I lavori al Senato

Manovra, il governo stralcia le norme sulle pensioni. Passa l’emendamento sull’oro di Bankitalia: «Appartiene al popolo»

Prosegue in Commissione l'esame degli emendamenti. Il governo stralcia il 4.1000 e riformula: restano iperammortamento e rimodulazione del Pnrr, il resto sarà inserito in un decreto

Politica - di Agnese Russo - 19 Dicembre 2025 alle 14:24

Proseguono i lavori in Commissione Bilancio del Senato per chiudere il testo della manovra, in modo che arrivi lunedì in Aula come da calendario. I lavori si sono aperti con il deposito da parte del governo di un nuovo emendamento, che supera lo stallo che si era creato sulle norme sulle pensioni previste dal precedente, vale a dire allungamento delle finestre e riscatto della laurea. Restano le misure sull’iperammortamento e la rimodulazione del Pnrr. È intanto arrivato il via libera all’emendamento sull’oro di Bankitalia, che ne sancisce la proprietà da parte del popolo italiano.

Il governo riformula il suo emendamento: via le norme sulle pensioni

L’annuncio della decisione di stralciare l’emendamento 4.1000, facendo sopravvivere solo la parte relativa al Pnrr e all’iperammortamento era stato dato già nella notte dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, chiarendo che «tutto il resto verrà trasfuso in un decreto che verrà approvato in cdm probabilmente la prossima settimana». «Ci sarà quindi l’esigenza di riscrivere il testo e trovare nuove coperture. La parte del Pnrr deve essere salvaguardata perché funzionale alla manovra stessa. Ci sarà uno stralcio, poi una riscrittura, che tra l’altro era la prima opzione prima che si facesse questo emendamento. Tutto quella parte che è transizione 5.0,Zes e tutto quello che non sarà in questo nuovo testo che arriverà stanotte sarà contenuto nel nuovo decreto», aveva anticipato ancora Ciriani.

Dal nuovo emendamento sono state espunte anche le novità sul Tfr, che prevedevano l’estensione dell’obbligo di versamento, da parte delle imprese che hanno superato i 50 dipendenti dopo l’avvio dell’attività, al Fondo, e anche quelle all’adesione automatica alla previdenza complementare per i neoassunti.

Il via libera all’emendamento sull’oro di Bankitalia

Dunque, ricomposte le incomprensioni all’interno della maggioranza, dopo le fibrillazioni della Lega, i lavori proseguono con l’approvazione degli altri emendamenti. Tra questi, di particolare rilievo quello sull’oro di Bankitalia, a prima firma del capogruppo di FdI a Palazzo Madama Lucio Malan. Il via libera ha suscitato una soddisfazione condivisa nel centrodestra.

FdI: «Appartiene al popolo, una grande vittoria»

Il senatore di FdI e relatore della manovra, Guido Liris, ha parlato di «una grande vittoria di una battaglia storica portata avanti da Giorgia Meloni». È stata poi la senatrice Antonella Zedda a ricordare che grazie al testo si sancisce che «le riserve auree italiane appartengono al popolo italiano e per questo verranno messe al riparo da qualsiasi azione futura che possa intaccarle». «È un risultato straordinario. Una battaglia storica di Fratelli d’Italia che con questa manovra è finalmente divenuta realtà», ha commentato l’esponente di FdI.

«Penso che sia una delle cose più importanti fatte in questa manovra: riaffermare il principio ci riporta alla normalità, messa in pericolo da pretese sul nostro oro da parte dei più disparati soggetti», è stato poi il commento del senatore della Lega Claudio Borghi, anch’egli fermo sostenitore della necessità della norma.

Bonus scuola e affitti brevi tra gli altri emendamenti approvati

Fra gli altri emendamenti approvati anche quello per il cosiddetto “bonus scuola” per le paritarie, che rappresenta un sostegno alla libertà di scelta educativa, quelli su affitti brevi, dividendi, banche, soppressione della norma sul divieto di compensazioni, aumento dei rinnovi contrattuali e sull’individuazione da parte dei ministeri della Difesa e delle Infrastrutture, tramite decreti, di quelle «attività, aree e relative opere e progetti infrastrutturali per la realizzazione, l’ampliamento, la conversione, la gestione, lo sviluppo delle capacità industriali della difesa». Il testo rivede e raccoglie tre proposte avanzate da FdI, Lega e Forza Italia.

Crosetto fa chiarezza sui progetti per la Difesa

«L’intervento normativo ha un obiettivo circoscritto e chiaramente definito: rafforzare le capacità industriali e infrastrutturali del comparto della difesa, senza introdurre alcuna modifica strutturale o sistemica all’assetto economico generale del Paese», ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, precisando che «si tratta dunque di misure volte a rendere più efficienti processi già esistenti, accelerando lo sviluppo di capacità industriali e infrastrutturali strategiche, senza estensioni indiscriminate né riconversioni del tessuto produttivo nazionale». «Prima di scrivere o dire sciocchezze sarebbe consigliabile informarsi», ha commentato il ministro, facendo chiarezza rispetto ad alcuni articoli che parlavano di «riconversione di fabbriche e aziende industriali alla produzione di armamenti attraverso procedure accelerate» e rispondendo alle polemiche dell’opposizione che ha preso a parlare di «economia di guerra».

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Agnese Russo - 19 Dicembre 2025