La provocazione
L’ultimo delirio “woke”: nel presepe il prete mette la “Bambina Gesù” e propone di farla a pezzi…
Provocare, provocare sempre. Anche a costo di rovinare il clima natalizio in nome del “woke”, del polticamente “scorretto”, della predicazione ai limiti della blasfemia. Ecco che l’ultima invenzione di un prete da sempre su posizioni estreme, di sinistra, Don Vitaliano Della Sala, di stanza a Capocastello, vicino Avellino, quest’anno propone un presepe con una “Gesù Bambina”. E annuncia: “Sarebbe il caso di farla a pezzi per uniformarla a quei bambini vittime di stragi nel mondo”. Obiettivo? “Far discutere”, come spiega in una intervista a una tv locale.
Il presepe con una “Gesù Bambina” di don Vitaliano
“Voglio far discutere, lanciare un messaggio, la Chiesa deve trasformarsi, ho pensato di mettere nel presepe Gesù femmina perché dobbiamo avviare una discussione sul ruolo delle donne, servono donne sacerdoti, Dio si incarna anche nelle donne, io non sono contro il Presepe, ma lo reinterpreto”, dice don Vitaliano Della Sala. E ai colleghi che lo criticano, replica: “Sono preti invidiosi di me! La provocazione è positiva, non ci guadagno nulla…“. Se non un po’ di luci di riflettori…