"Verifiche in tempi utili"
Lotta all’immigrazione clandestina, Piantedosi: “Con i nuovi regolamenti Ue stop a sentenze fantasiose”
Kelany al panel sull'immigrazione e le frontiere sicure ad Atreju: "In Italia è cambiato tutto dopo 10 anni di gestione sconsiderata. Nel momento in cui la premier Meloni si è recata in Europa, si è ribaltata completamente la narrazione"
I temi dell’immigrazione irregolare e dei rimpatri occupa da anni il dibattito pubblico e televisivo italiano. Ed è proprio ad Atreju che sono stati discussi i piani del governo italiano, per garantire la sicurezza nazionale, nel panel intitolato “Lotta ai trafficanti, frontiere più sicuro”. Sono intervenuti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la deputata di FdI Sara Kelany, il commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione Magnus Brunner, il ministro delle migrazioni greco Athanasios Plevris. Il dibattito è stato introdotto da Alessandro Ciriani, eurodeputato di FdI, mentre a moderare la conversazione è stato il giornalista Gabriele Barberis.
Come ha spiegato il titolare del Viminale, “non assisteremo presumibilmente, almeno non dovremmo più assistere, in maniera del tutto impunita a sentenze fantasiose, che in qualche modo riconosceranno l’esigenza di proteggere le persone anche magari per il fatto che queste dichiarano all’ingresso di essere preoccupate che il papà le ha sgridate, sto raccontando cose reali, e quindi hanno paura di ritornare indietro per non incorrere nei propri genitori”.
Atreju, Piantedosi: “Con Brunner abbiamo un’intesa sul contrasto all’immigrazione irregolare”
Il ministro Piantedosi ha poi ringraziato “il commissario europeo Brunner perché dal momento dell’assunzione del suo incarico c’è stato un cambio di passo in Europa”, visto che dal suo arrivo, l’Italia ha avuto la possibilità di avere “una sponda” sul piano migratorio. “Ci siamo subito intesi sui filoni da condividere nelle politiche europee di contrasto all’immigrazione irregolare – ha rimarcato – e uno dei primi obiettivi che ha indicato e’ stato di arrivare in qualche modo alla definizione di un quadro regolatorio e quindi all’approvazione di questi regolamenti che sono venuti a compimento la scorsa settimana”.
Senza dimenticare che in precedenza, “Lampedusa era la fotografia dell’ipocrisia che circolava sul tema dell’immigrazione. Un certo culturame immigrazionista era per le porte aperte a chiunque indiscriminatamente, ma poi dal molo in poi non era più un problema di nessuno, quindi i migranti venivano abbandonati a se stessi. Noi siamo ripartiti dall’accoglienza nell’isola”.
Kelany: “In Italia è cambiato tutto dopo 10 anni di gestione sconsiderata”
“In Italia è cambiato tutto, dopo 10 anni di una gestione sconsiderata che non intendeva proteggere i confini”. A dirlo è stata Sara Kelany, ricordando che “la sinistra italiana ha reso le frontiere italiane un colabrodo in virtù di una logica ideologica, immigrazionista ed eccessivamente buonista”. Poi ha aggiunto: “nel momento in cui la premier Meloni si è recata in Europa, si è ribaltata completamente la narrazione, dicendo che l’Italia proteggerà i propri confini, perchè sono anche quelli europei”. A quel punto, l’Europa ha iniziato ad alzare le antenne e a guardare “alle nostre politiche che sono fondate su quattro capisaldi fondamentali: protezione delle frontiere, lotta ai trafficanti di uomini, condivisione con Paesi terzi dell’immigrazione irregolare, come nel trattato Italia-Albania, attraverso gli accordi con questi ultimi“.
Sul respingimento dei clandestini, Kelany ha parlato della sentenza del Tribunale di Bologna secondo cui parlare di Paesi sicuri sarebbe paradossale perchè anche la Germania nazista per molti era “sicura”. E allora “glielo va a raccontare il magistrato, poi, al Presidente Al-Sisi che il suo Paese, l’Egitto, sarebbe uguale alla Germania nazista?”, si è chiesta la parlamentare, rammentando che “Il governo ha forti responsabilita’ anche a livello internazionale e non possiamo demandare alla magistratura scelte sui Paesi sicuri“.