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Il coro ucraino Zorynka al Senato per un messaggio di pace. FdI: “Continueremo a difendere il Paese fino a una tregua giusta”

Il Natale in guerra

Il coro ucraino Zorynka al Senato per un messaggio di pace. FdI: “Continueremo a difendere il Paese fino a una tregua giusta”

Politica - di Gabriele Caramelli - 19 Dicembre 2025 alle 17:54

Il Natale è in arrivo, ma al confine d’Europa continuano le tensioni con la Russia. Per questo, su iniziativa della senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, il Senato ha organizzato una conferenza in cui è stato ospitato il coro ucraino Zorynka, dalla città di Ternobil. I bambini che fanno parte del complesso vocale hanno cantato le canzoni tradizionali, senza dimenticare l’arcinota “Carol of the bells” famosa in tutto il mondo. Per l’occasione, hanno partecipato alla conferenza anche il presidente dei senatori di FdI Lucio Malan, l’ambasciatore ucraino in Vaticano Andrii Yurash, la consigliera dell’ambasciata in Italia Hanna Halchenko, la direttrice del Coro “Zorynka” Anzhela Doskoch e il reporter di guerra de La Stampa Francesco Semprini.

Come ha ricordato la senatrice Pellegrino, “grazie alla Presidenza del Consiglio e al Senato, siamo riusciti a organizzare la presenza dei ragazzi di Ternobil in poco tempo. Poi ha aggiunto: “Continueremo a difendere il popolo ucraino fin quando non ci sarà una pace giusta e duratura, fino all’arrivo di una tregua che non sia così flebile da innescare altri conflitti. Questi bambini danno un grandissimo esempio: un coro meraviglioso che porta una voce di speranza anche qui in Italia”.

Malan e Pellegrino sul coro Zorynka: “Bello vedere che stiate lavorando in un momento così difficile”

Come ha ricordato la senatrice Pellegrino, “grazie alla Presidenza del Consiglio e al Senato, siamo riusciti a organizzare la presenza dei ragazzi di Ternobil in poco tempo. Poi ha aggiunto: “Continueremo a difendere il popolo ucraino fin quando non ci sarà una pace giusta e duratura, fino all’arrivo di una tregua che non sia così flebile da innescare altri conflitti. Questi bambini danno un grandissimo esempio: un coro meraviglioso che porta una voce di speranza anche qui in Italia”. Anche Lucio Malan ha ricordato l’importanza di questo evento istituzionale: “Bello vedere che stiate lavorando per portare bellezza e armonia anche in un momento  così difficile”. E ancora: “Non a caso il titolo dell’evento è ‘Il coro della speranza’, siamo vicini al popolo ucraino e ci auguriamo che ci sia pace in futuro”.

In seguito, ai giovani componenti del coro Zorynka sono state consegnate delle medaglie dedicate alla resistenza ucraina, realizzate grazie all’Istituto poligrafico della zecca dello Stato e forgiate da Cassa depositi e prestiti”.

Il ringraziamento della delegazione ucraina per l’ospitalità

L’ambasciatore Yurash ha ringraziato “per tutto quello che ha fatto l’Italia per l’ucraina in questo terribile momento”, mentre la diplomatica Halchenko ha spiegato che “è un onore ascoltare un coro simile in questi giorni pre-natalizi: gli ucraini vivono un Natale in tempo di guerra, ma con la speranza di una pace duratura che riesca a fermare l’aggressione russa”. “Il nostro popolo è forte e resistente – ha evidenziato -, ogni giorno affronta attacchi con droni che causano la perdita di elettricità distruzione. Eppure, nonostante tutto ci prepariamo a una festa tradizionale che unisce le famiglie”.

La direttrice Anzhela Doskoch ha affermato di essere “onorata di stare qui e di rappresentare tutta l’Ucraina con tutti i miei bambini. Faccio un inchino al popolo italiano e alla premier Meloni per ogni sostegno che il nostro popolo sente giornalmente”. “Per noi è una missione essere qui – ha ripreso – e continueremo a difendere la nazione fin quando arriverà la pace”.

Una testimonianza dal fronte

Il giornalista Francesco Semprini, tornato da poco da una missione a Pokrovsk e Kharkiv, ha raccontato la sua esperienza in una cittadina del Donbass in cui convivono quattro fedi cristiane differenti, tra cui una russa dei dissidenti del Cremlino. “Il rapporto tra i giovani e la guerra prende forma nei loro disegni, che riportano le bombe con cui sono costretti a convivere. Ma c’è anche la speranza di vivere con una famiglia unita in una palazzina normale, conducendo una vita dignitosa”. In conclusione, “Si parla sempre di articolo 5 e di garanzie di sicurezza per l’Ucraina e ne sono contento: dovremmo introdurne un altro dedicato all’umanità e sentirci in dovere di sostenere i bambini ucraini ogni volta che sono in difficoltà“.

 

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di Gabriele Caramelli - 19 Dicembre 2025