Fermata dai carabinieri
I giudici di Bolzano scovano una strega nel bosco: faceva riti satanici sul figlio, sospesa la responsabilità genitoriale
Dalla famiglia nel bosco alla strega nel bosco: accade a Bolzano, dove una donna è stata segnalata al tribunale dei minorenni per i maltrattamenti che riservava al figlio, da quando era rimasta vedova, sottoponendolo addirittura a riti satanici.
Per la vedova di Bolzano è stata quindi sospesa la responsabilità genitoriale: secondo i magistrati la madre avrebbe cercato di indottrinare il figlio con riti legati a superstizioni. La vicenda, raccontata sul quotidiano locale Alto Adige, è accaduta nelle scorse settimane nei dintorni di Bolzano. La donna, rimasta vedova, avrebbe smesso di mandare a scuola il figlio, minacciando di morte le insegnanti.
Sottratto il figlio alla strega nel bosco di Bolzano
Avrebbe costretto il piccolo a dormire in pieno giorno e niente pediatra. Da mangiare gli avrebbe dato solo dei biscotti, si legge sul quotidiano. La madre avrebbe convinto il bambino che i dolori fisici come il mal di pancia dovuto alla malsana alimentazione fossero in realtà dovuti a maledizioni sciamaniche che lo avevano colpito. Le torture psicologiche si sarebbero protratte per mesi fino a quando i carabinieri, con in mano un decreto del Tribunale dei minorenni, hanno fatto irruzione in casa della donna e portato via il bambino, poi inserito in una comunità.
Bolzano, violenza domestica tra i reati più frequenti
La notizia dal capoluogo altoatesino rappresenta anche l’occasione per stilare un bilancio sulla fine dell’anno giudiziario. Sono state complessivamente 290 le misure richieste dalla procura della Repubblica di Bolzano nel corso del 2025, segno di un forte impegno sul fronte delle indagini e degli interventi urgenti. Una parte consistente dell’attività ha riguardato i reati di maltrattamenti in famiglia, con 89 casi, e gli atti persecutori che arrivano a 77 procedimenti: numeri che confermano come la violenza domestica e le condotte ossessive rappresentino una fetta importante dell’attività giudiziaria.
I casi di violenza sessuale di cui la procura si è occupata sono stati 12, un dato più contenuto ma che riguarda reati particolarmente gravi e complessi da trattare. Accanto a questi, la procura si è occupa anche di una quota rilevante di reati comuni, pari a 120 procedimenti, che includono varie forme di illegalità diffusa. Non mancano i procedimenti per droga, con 37 casi legati agli stupefacenti, mentre i reati contro il patrimonio risultano numericamente più limitati: 18 furti e 17 rapine.
Qualche criticità si segnala nell’organico. Se il procuratore della Repubblica è regolarmente in servizio, il procuratore aggiunto manca del tutto, così come mancano due dei dieci sostituti procuratori previsti dalla pianta organica. Attualmente, questo ruolo è coperto da cinque donne e tre uomini. Solo un posto è invece coperto (da una donna) dei dodici disponibili per vice procuratori onorari.