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Google, l’Ue avvia l’indagine dell’antitrust: Contenuti online utilizzati per addestrare l’IA

Procedura prioritaria

Google, l’Ue avvia l’indagine dell’antitrust: Contenuti online utilizzati per addestrare l’IA

Il timore della Commissione è che il colosso americano abbia utilizzato in modo improprio i dati e le pubblicazioni in rete degli editori per alimentare i propri servizi di intelligenza artificiale generativa. Aspre critiche da un portavoce del gigante tecnologico

Europa - di Eva De Alessandri - 9 Dicembre 2025 alle 12:16

L’Unione europea ha annunciato di aver avviato un’indagine per valutare se Google abbia violato o no le norme sulla concorrenza, utilizzando contenuti pubblicati online da mass media e altri editori per addestrare e fornire servizi di intelligenza artificiale senza un adeguato compenso. L’indagine antitrust sarà condotta con procedura prioritaria: se confermate, le pratiche sleali si configurerebbero come abuso di posizione dominante.

Ribera: progresso non a discapito dei principi della società

Stiamo indagando se Google possa aver imposto termini e condizioni ingiusti a editori e creatori di contenuti, mettendo al contempo in una posizione di svantaggio gli sviluppatori di modelli di intelligenza artificiale rivali, in violazione delle norme sulla concorrenza dell’Ue”, ha dichiarato la vicepresidente esecutiva della Commissione con delega all’antitrust, Teresa Ribera.
L’esponente Ue ha spiegato che “una società libera e democratica si basa su media diversificati, libero accesso alle informazioni e un vivace panorama creativo. Questi valori sono fondamentali per quello che siamo, come europei. L’intelligenza artificiale sta apportando una straordinaria innovazione e molti vantaggi per le persone e le imprese in tutta Europa, ma questo progresso non può avvenire a scapito dei principi fondamentali delle nostre società“.

Il timore dell’Ue è l’uso improprio dei contenuti degli editori

Il timore della Commissione europea è che Google abbia utilizzato in modo improprio i contenuti degli editori online per alimentare i propri servizi di intelligenza artificiale generativa (‘AI Overviews’ e ‘AI Mode’) AI Overviews mostra la sintesi generata dall’intelligenza artificiale in risposta alla ‘query’ di ricerca di un utente sopra i risultati organici, mentre AI Mode è una scheda di ricerca simile a un chatbot che risponde alle domande degli utenti in uno stile colloquiale. La Commissione indagherà per verificare in che misura la generazione di AI Overviews e AI Mode da parte di Google si basi sui contenuti degli editori web senza un corrispettivo consono ed escludendo la possibilità per gli editori di rifiutare senza perdere l’accesso a Google Search. Infatti, molti editori dipendono da Google Search per il traffico degli utenti e non vogliono rischiare di perderne l’accesso.

Al vaglio anche contenuti video e caricati su YouTube

Analoghi timori di Bruxelles riguardano anche i video e gli altri contenuti caricati su YouTube per addestrare i modelli di IA generativa di Google, anche in questo caso senza compensare i creatori né permettere loro di opporsi. Chi carica contenuti su YouTube, evidenzia Bruxelles, è obbligato a concedere a Google il permesso di usare i loro dati per scopi diversi. E tra questi c’è anche l’addestramento dei modelli di IA senza ricevere un corrispettivo.

Da portavoce di Google critiche aspre sull’indagine

All’Afp, Google ha criticato aspramente l’indagine avviata dall’Unione Europea sul suo utilizzo dei dati online per i suoi servizi di intelligenza artificiale. Questa indagine “rischia di soffocare l’innovazione in un mercato più competitivo che mai”, ha dichiarato un portavoce del colosso tecnologico americano

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di Eva De Alessandri - 9 Dicembre 2025