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Padova, aggressione a un 13enne per mano di due minori tunisini (foto generata da IA da Imagoeconomica)

La peggio gioventù

Giovani contro, dopo Milano, Padova. Brutale aggressione a un 13enne: pestato a calci e pugni e derubato. Fermati due minorenni tunisini

Emergenza baby-gang e sos maranza: dalla Lombardia al Veneto, la violenza giovanile non si ferma. L'ultimo sconcertante caso a Padova dove un ragazzino è stato brutalmente picchiato e rapinato in pieno centro da due minori, uno dei quali già noto alle forze dell'ordine e ospite di una comunità

Cronaca - di Greta Paolucci - 30 Dicembre 2025 alle 11:20

Una sconcertante scia di violenza giovanile continua ad allungare la sua ombra sulle principali città italiane. Alimentata da una furia brutale che vede protagonisti giovanissimi, spesso in contesti di estrema ferocia e indifferenza. I recenti fatti di Milano hanno messo la città all’ombra della Madonnina al centro: prima con il virulento pestaggio ai danni di uno studente della Bocconi, vittima a ottobre di un’aggressione di gruppo.

E solo pochi giorni fa per un altro inquietante episodio nel pieno centro del capoluogo lombardo, che ha scosso l’opinione pubblica tutta, ancora sotto choc per la vicenda di un ragazzo rapinato e lasciato semi-nudo e scalzo in strada. In un atto di umiliazione che va oltre il semplice intento criminale… Ora la storia si ripete. E il clima di tensione e violenza senza tetto né legge si sposta in Veneto – dove la cronaca registra l’aggressione di un 13enne in pieno centro a Padova –. Confermando un’emergenza che sembra non avere né fine. Né confini geografici.

Sos baby-gang da Milano a Padova: brutale aggressione a un 13enne pestato e derubato

Dopo Milano, dunque, il copione criminale va drammaticamente in scena a Padova, dove un 13enne del posto è stato avvicinato da due ragazzi tunisini su un monopattino mentre si trovava in compagnia di un amico. Per poi venire picchiato con calci e pugni. E, come se non fosse già abbastanza, derubato dello smartphone. È successo intorno alle 19 di sabato scorso in Via Eremitani, vicino alla stazione. Il ragazzino, vittima del brutale agguato, è stato soccorso dai poliziotti ai quali è riuscito a raccontare la dinamica dell’aggressione. E a descrivere i due responsabili, fuggiti sempre sul monopattino in direzione Piazza Garibaldi.

Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, la polizia ha rintracciato nel giro di pochi minuti un 16enne tunisino, già noto alle forze dell’ordine e ospite di una comunità, trovato ancora in possesso del telefono. Poche ore dopo un 14enne, accompagnato dal padre, si è costituito in Questura, ammettendo le proprie responsabilità.

Picchiato con calci e pugni e poi rapinato del telefono: fermati un 16enne e un 14enne tunisini

E allora eccola la ricostruzione dell’ultimo assalto sferrato da uno spietato (mini) branco in azione. Sono passate da poco le 19.40 nel piazzale della Stazione ferroviaria, quando gli agenti individuano uno dei due aggressori, un 16enne tunisino in affidamento a una comunità di Padova. Un nome e un volto già noti per precedenti reati contro il patrimonio. E in questo caso trovato con uno smartphone di cui non sapeva fornire né la provenienza, né il codice sblocco. Un paio d’ore dopo, verso le 21.30, si è presentato spontaneamente in Questura, accompagnato dal padre, un 14enne, pronto a costituirsi per la rapina in monopattino.

Le indagini e le misure: 132 Daspo da inizio anno

Alla luce dei riscontri acquisiti, gli agenti hanno indagato in stato di libertà entrambi per rapina aggravata in concorso. Riaffidati rispettivamente il primo a una Comunità per minori non accompagnati, e il 14enne al padre, i due minori sono stati anche sottoposti a Daspo urbano per 3 anni da tutti gli esercizi pubblici e locali di pubblico intrattenimento nell’intera area della Stazione ferroviaria. Corso del popolo. Corso Garibaldi. E Piazza Eremitani. Una ennesima vicenda che si aggiunge a un inquietante elenco di casi: dall’inizio dell’anno sono state adottate dal Questore della provincia di Padova nei confronti di minori 132 misure di prevenzione personale…

Aggressione di un 13enne a Padova: gli ultimi sconcertanti precedenti a Milano

E allora, tirando le somme non possiamo che dirci sconcertati e colpiti da un innegabile effetto choc. Sì, perché dopo l’aggressione e lo spietato accoltellamento dello studente della Bocconi 22enne in zona Corso Como a Milano, avvenuta la notte del 12 ottobre – e che potrebbe aver lasciato sulla giovane vittima conseguenze fisiche irreversibili come una disabilità pressoché totale – pensavamo non sarebbe accaduto niente simile così a stretto giro. Invece…

Il pestaggio dello studente della Bocconi a ottobre, il ragazzino depredato una settimana fa

Invece la cronaca quotidiana ha registrato, sempre a Milano, e appena una settimana fa, l’aggressione in Via San Gregorio, nella zona di Corso Buenos Aires a Milano, storica via di negozi affollata di gente che stava ultimando lo shopping natalizio, quando un branco di maranza – un ventenne di origini tunisine e tre minorenni, due stranieri e una ragazza italiana di 15 anni che si trovano ora nel carcere minorile Beccaria – ha circondato e spintonato un quindicenne. E, dopo averlo minacciato, lo ha depredato di tutto quello che aveva: il portafogli. Il telefono cellulare. E persino scarpe e giubbotto. Costringendolo finanche ad andare a uno sportello bancomat per prelevare del denaro… (In alto, foto generica Imagoeconomica generata da IA).

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di Greta Paolucci - 30 Dicembre 2025