Delegazioni da 18 Stati
Giornate di Studio del Gruppo ECR: fino a venerdì a Roma la convention dei conservatori europei
La prima giornata è dedicata al tema: ‘I conservatori e le radici cristiane dell’Europa: difendere la nostra civiltà e identità’
Al via oggi martedì 9, fino a venerdì 12 dicembre 2025, le Giornate di Studio del Gruppo ECR che si tengono Roma, presso l’Anantara Palazzo Naiadi Hotel, alle quali partecipano gli eurodeputati del Gruppo ECR, composto dalle delegazioni di 18 Stati membri, a partire dalla delegazione ospitante di Fratelli d’Italia, e relatori di spicco delle istituzioni europee, nazionali e religiose, oltre a esponenti dell’industria, della giustizia, del giornalismo e della società civile, per discutere del ruolo e delle priorità dei Conservatori europei.
La prima giornata è dedicata al tema: ‘I conservatori e le radici cristiane dell’Europa: difendere la nostra civiltà e identità’. Aprendo i lavori il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr, Carlo Fidanza, ha premesso: “Siamo a Roma per ribadire l’importanza delle radici cristiane dell’Europa: un’Europa che oggi ha evidentemente un problema di postura e che si interroga sul suo futuro, e deve a nostro avviso ripartire dalla sua identità, dalle sue radici millenarie”. Mentre Nicola Procaccini, copresidente del Gruppo Ecr ha ricordato che “i valori cristiani sono alla base della civiltà europea, senza di essi l’Europa è nulla, è soltanto territorio. Ecco perché dobbiamo fortemente difendere questi valori che rappresentano la nostra civiltà. E la ragione per cui l’Europa sta insieme”.
Giornate studio Ecr: l’introduzione affidata ad Antonella Sberna
L’introduzione del primo dibattito è stata affidata ad Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia–ECR, per la quale “la difesa delle radici cristiane dell’Europa è inseparabile dalla difesa della libertà religiosa. I conservatori hanno il dovere di riaffermare con forza la visione di un’Europa fondata sulla sua tradizione, sulle sue radici cristiane, sulla dignità umana, sulla centralità della famiglia e sulla responsabilità delle nazioni”.
Secondo monsignor Dario Edoardo Viganò “se l’Europa non può ritenersi del tutto secolarizzata, certamente l’esperienza credente non pare influire sulla vita con prassi spesso difformi dal Vangelo. La comunicazione di massa prima e l’esperienza del social oggi, riflettono, e spesso alimentano, per lo più l’indifferentismo e l’agnosticismo”. Per il senatore Marcello Pera, già presidente del Senato della Repubblica. “i conservatori sono coloro che sostengono l’identità, la tradizione e il cristianesimo come fonte di principi di convivenza. Sono per la nazione, ma non per il nazionalismo. Sono per l’Europa, se non ci priva delle nostre usanze. Sono per la preservazione della civiltà che ci ha cresciuto”.
Giordano: difendere l’identità europea non è un gesto contro qualcuno
Per Antonio Giordano, segretario generale dell’ECR Party “difendere l’identità europea non è un gesto contro qualcuno: è la condizione per costruire relazioni solide, integrazione reale e sicurezza efficace. Distinguiamo con nettezza tra Islam e Islamismo: il primo può essere compatibile con la nostra convivenza, il secondo va isolato senza ambiguità”.
Durante la prima giornata degli Study Days è intervenuto il ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti. “Che noi stiamo perdendo di competitività – ha detto il ministro – non è una questione che l’Europa può attribuire a terzi: è una fotografia che abbiamo davanti e proprio per questo dobbiamo fare dei passi in avanti nella ricerca, nell’innovazione, nella capacità di realizzare alcuni mercati unici, come quello dei capitali, dell’energia, un mercato interno che potrebbe essere un’altra fonte importante sotto il profilo del rilancio dell’Europa e che non decolla. I problemi – ha concluso Foti – ci sono e forse bisogna forse il tema è risolverli nel tempo più breve possibile”.
Tra gli altri interventi della giornata, quello di Adam Bielan, capodelegazione polacco del Gruppo ECR, Stephen Nikola Bartulica, capodelegazione croata del Gruppo ECR, e Marion Maréchal, capodelegazione francese del Gruppo ECR.