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Gang multietnica truffa la Onlus fiorentina che gestisce Santa Maria del Fiore: rubati 30 milioni di euro

Nove arresti

Gang multietnica truffa la Onlus fiorentina che gestisce Santa Maria del Fiore: rubati 30 milioni di euro

Italiani, albanesi, cinesi e nigeriani, indagati per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio

Cronaca - di Luigi Albano - 11 Dicembre 2025 alle 10:57

Ha fruttato 30 milioni di euro, in sei mesi, la truffa effettuata da una banda multietnica nei confronti dell’Opera di Santa Maria del Fiore, la Onlus che gestisce la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni a Firenze.

Arresti tra la Toscana il Lazio e la Lombardia

La Polizia ha eseguito, nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Lodi, Prato, Rieti e Vicenza, nove fermi di indiziato di delitto emessi dalla procura di Brescia nei confronti di cittadini italiani, albanesi, cinesi e nigeriani, indagati per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio. Sono in corso perquisizioni anche nei confronti di numerose società coinvolte nel circuito delle false fatturazioni e del riciclaggio. Una decima persona destinataria del provvedimento risulta al momento irreperibile.

Le indagini nate da una denuncia del marzo scorso

Le indagini della Squadra Mobile di Brescia, avviate nel mese di marzo scorso, su una truffa milionaria ai danni dell’Opera di Santa Maria del Fiore, onlus che si occupa della gestione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, del Campanile di Giotto e del Battistero di San Giovanni di Firenze, hanno svelato un giro d’affari illegale che, nell’arco di circa 6 mesi, avrebbe prodotto un trasferimento illegale di denaro stimato in circa 30 milioni di euro.

L’indagine della Procura di Brescia ha preso il via lo scorso marzo da una denuncia. Nell’ambito di una commessa assegnata ad un’impresa privata per i lavori di restauro e conservazione del Complesso Eugeniano di Firenze, secondo quanto si apprende, la Onlus era stata indotta ad effettuare i bonifici di pagamento dei lavori, pari a 1.785.000 euro, a favore di un conto corrente fittiziamente intestato.

 

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di Luigi Albano - 11 Dicembre 2025