Altro che smart city
Falsa partenza della metro C di Gualtieri: nelle nuove stazioni non c’è campo e il buco farà felici i borseggiatori
Altro che innovazione digitale nei trasporti romani, la nuova metro C è tutt’altro che all’avanguardia. Stiamo parlando della linea più costosa d’Europa, come riporta Il Tempo, che però ha dei problemi con lo “standard wireless” preventivato dal sindaco Roberto Gualtieri. Le nuove sanzioni, che collegano Pantano al Colosseo, hanno dei problemi non indifferenti con la rete telefonica e la connessione dati: nello specifico, sulle banchine appena inaugurate non c’è campo e la situazione non cambia neanche a bordo dei treni. In sostanza, l’unico cambiamento visibile sugli smartphone è negativo, con il traffico dati bloccati, zero tacche sulla ricezione e la scritta “Sos” ben visibile sullo schermo in alto. Sembra incredibile, ma la linea più futuristica d’Europa in realtà è blindata come un bunker. Per il momento, i viaggiatori dovranno fare i conti con il disservizio, oltre a prestare attenzione sulla microcriminalità.
Flop della metro C a Roma: la rete più innovativa d’Europa è un bunker senza rete per il cellulare
Proprio nelle stazioni della metro si annidano i borseggiatori, come testimoniano i messaggi dagli altoparlanti. Ma chi si troverà sulla linea C dovrà fare molta più attenzione ai propri averi, perché in caso di necessità sarebbe difficile utilizzare il cellulare. Il rischio è che le bande di delinquenti possano mettere a segno i propri colpi approfittando del buio e dell’incapacità delle persone di chiedere un sostegno immediato alle autorità.
Eppure, il Consiglio del Municipio V ha approvato una risoluzione che chiama in causa il il primo cittadino e la giunta capitolina sull’importanza delle reti wireless in metro, facendo presente che l’assenze di quest’ultime non è soltanto un disservizio ma un problema non indifferente. Inoltre, l’ingegnere Marco Cervone, responsabile delle costruzioni civili sulla tratta T3 della linea C ha spiegato che l’assenza di rete “non dipende dalla profondità. Dipende esclusivamente dai contratti che vengono stipulati con i gestori telefonici”.
Un problema non indifferente
Anche se il sogno della smart city sembrava essere una delle priorità di Roberto Gualtieri, lo scenario attuale dimostra completamente il contrario. Per il momento, i lavori per l’installazione della copertura 5G stanno proseguendo nella metro B, ma non c’è nessun piano per la C, che tra l’altro è quella più debole e mancante sulla sicurezza.