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Bufera sugli arbitri, scatta il deferimento per il presidente Zappi: nel mirino le nomine di Orsato e Braschi

Calcio e veleni

Bufera sugli arbitri, scatta il deferimento per il presidente Zappi: nel mirino le nomine di Orsato e Braschi

Cronaca - di Leo Malaspina - 15 Dicembre 2025 alle 11:47

Bufera sugli arbitri, ma i tanti errori commessi in campo non c’entrano, almeno per il momento. Il Presidente dell’Aia Antonio Zappi e il Componente del Comitato Nazionale Emanuele Marchesi, sono stati deferiti al Tribunale Federale Nazionale. Zappi in una nota ribadisce la propria totale estraneità e rivendica la piena legittimità del proprio operato. “Nel pieno rispetto delle procedure e delle istituzioni della giustizia sportiva, sono state immediatamente avviate tutte le iniziative necessarie a fornire i chiarimenti richiesti e a mettere a disposizione la documentazione utile a dimostrare la correttezza dell’operato del Presidente e dell’Associazione Italiana Arbitri”, si legge in una nota dell’Aia.

Secondo l’ipotesi accusatoria, a Zappi vengono contestate pressioni indebite sui designatori allora in carica in Serie C (Maurizio Ciampi) e in Serie D (Alberto Pizzi) per indurli alle dimissioni, così da poter nominare al loro posto Daniele Orsato per la Serie C e Stefano Braschi per la Serie D. Le contestazioni riguardano il tentativo di condizionare il cambio degli organi tecnici offrendo ai designatori uscenti la possibilità di mantenere lo stesso trattamento economico in altri incarichi, nonostante i fondi per tali compensi provengano dalla Federcalcio e non dall’AIA.

Arbitri, l’inchiesta su Zappi e Marchesi

In parallelo risulta inoltre aperta una diversa inchiesta federale sull’elezione di Zappi alla presidenza AIA, volta a verificare eventuali irregolarità o pressioni durante il voto, ma su questo fronte i dettagli contestativi sono al momento più generici rispetto al fascicolo sulle pressioni per il cambio dei designato

“Il Presidente conferma la massima collaborazione con gli organi competenti e invita tutti gli associati a mantenere equilibrio, coesione e senso di responsabilità, evitando polemiche pubbliche che possano arrecare pregiudizio all’immagine, all’unità e alla credibilità dell’Associazione. Al fine di garantire la massima trasparenza, il Presidente ha formalmente richiesto che, nei limiti consentiti dalle norme vigenti, gli atti dell’indagine possano essere resi disponibili agli associati che ne facciano richiesta. Tale scelta è coerente con il mandato democratico conferito al Presidente e si fonda sui principi di trasparenza e condivisione, ritenuti essenziali per la tutela dell’immagine e dell’autonomia dell’Aia. Il Presidente ribadisce inoltre che il proprio operato è sempre stato orientato esclusivamente al bene comune dell’Associazione, nel pieno rispetto dell’autonomia tecnica e organizzativa dell’Aia, sancita dai principi informatori e dallo Statuto Figc, e che ogni associato ha il diritto di formarsi una valutazione consapevole sulla base di elementi oggettivi”, prosegue la nota.

“In questo contesto si inserisce il lavoro svolto negli ultimi mesi dall’Associazione, con particolare riferimento all’impegno volto a contrastare con determinazione la recrudescenza degli episodi di violenza nei confronti dei giovani arbitri e a tutelare, senza esitazioni, l’autonomia tecnica dell’Aia da iniziative volte alla riduzione della stessa. Azioni intraprese sin dal 14 dicembre 2024 e condotte con fermezza, responsabilità e senso delle istituzioni, nell’esclusivo interesse dell’Associazione e dei suoi associati”, aggiunge l’Aia.

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di Leo Malaspina - 15 Dicembre 2025