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Una precedente manifestazione pro-Pal all’interno del palazzo comunale di Bologna

Una città in ostaggio

Bologna di nuovo in balia dei pro-Pal: irruzione al consiglio comunale

Un gruppo di Potere al Popolo e Giovani Palestinesi ha interrotto la seduta pretendendo la cancellazione della partita Virtus-Hapoel Tel Aviv. Bignami: «Si sentono padroni della città»

Politica - di Sveva Ferri - 5 Dicembre 2025 alle 17:53

Tensioni al Comune di Bologna, dove un gruppo pro-Pal, con esponenti di Potere al Popolo e dei Giovani palestinesi, ha fatto irruzione durante il consiglio pretendendo una presa di posizione dell’amministrazione per impedire lo svolgimento della partita di basket Virtus Bologna-Hapoel Tel Aviv, prevista per il 12 dicembre. A causa della manifestazione, accompagnata da urla, fischietti e bandiere palestinesi, la seduta è stata sospesa, mentre tanto esponenti della maggioranza quanto il capo di gabinetto cercavano di placare gli animi, giustificandosi con il fatto che la sospensione della partita non rientra tra le competenze del Comune. Alla seduta oggi assisteva anche una scolaresca, che secondo alcune testimonianze sarebbe stata costretta a scappare.

Irruzione pro-Pal al Comune di Bologna

L’episodio, grave in sé, appare particolarmente allarmante alla luce di quanto accaduto in occasione della partita Virtus Bologna-Maccabi Tel Aviv del 21 novembre: anche allora i pro-Pal pretendevano la cancellazione dell’incontro e, di fronte alla conferma, hanno dato vita a un corteo con annessa guerriglia urbana di particolare violenza. All’indomani il sindaco Matteo Lepore, invece di condannare i violenti, ha ritenuto di scagliarsi contro il Viminale e la gestione dell’ordine pubblico. Una scelta politica cinica, che ha finito per mettere sul banco degli imputati le forze dell’ordine, per deviare l’attenzione dalle responsabilità del Pd, sempre pronto a strizzare l’occhio a pro-Pal.

La guerriglia scatenata contro Virtus-Maccabi

Nei giorni scorsi, anche in vista di questa nuova partita Lepore, invece di mostrare la compattezza delle istituzioni contro qualsiasi tentativo di intimidazione, ha scelto la via della polemica nei confronti del Viminale, in una sorta di deresponsabilizzazione preventiva. La stessa offerta come scusa ai pro-Pal che hanno fatto irruzione in consiglio.

Bignami: «I pro-Pal si sentono padroni della città, la sinistra smetta di dare agibilità politica»

«Anche a Bologna, come è avvenuto già altrove, i pro-Pal a cui la sinistra ha ripetutamente teso la mano la mordono dimostrando la loro natura violenta, antidemocratica e aggressiva», ha commentato il deputato bolognese e capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami. «L’interruzione del Consiglio comunale costituisce l’ennesimo sfregio che la città è costretta a subire da parte di un’accolita di teppisti violenti a cui la sinistra ha ritenuto di dare agibilità politica. E la conseguenza di tutto ciò è che adesso si sentono padroni della città», ha aggiunto Bignami, denunciando «nuovamente l’incapacità della sinistra e del sindaco Lepore nel gestire questi suoi alleati». «Quanto sta accadendo – ha concluso Bignami – deve convincere il Pd a prendere le distanze definitivamente con chiarezza e fermezza, altrimenti il rischio è che si sentano legittimati a fare qualsiasi cosa».

FdI Bologna: «Ogni volta che si muovono i pro-Pal Bologna è devastata»

La capogruppo di FdI al Comune di Bologna, Francesca Scarano, ha parlato di azione «gravissima e inaccettabile», soffermandosi anche sul fatto che è avvenuta mentre c’era una scolaresca in visita per assistere al consiglio. «L’interruzione – ha proseguito l’esponente di FdI – non aveva evidentemente alcun obiettivo di dialogo o confronto, ma solo di intimidazione». «La città – ha aggiunto – è devastata ogni volta che i pro-Pal si muovono, la sinistra estrema che siede nella maggioranza di Lepore ed è vicina a questi attivisti la smetta di fomentarli e di trovare altri modi se vuole dialogare con loro, modi che non ostacolino l’attività istituzionale».

La Lega: «Inaccettabile che una banda di violenti dica cosa si può fare in città»

«Bisogna andare avanti, confermare la partita e schierarsi al fianco dei cittadini per bene e del diritto», ha detto poi il consigliere comunale della Lega, Matteo Di Benedetto. «Non è accettabile che una banda di violenti dica cosa si può fare in città, venga qui dentro e spaventi anche gli alunni delle scuole in visita. Non possiamo farci dettare la linea da questa gente, condanniamo questi fatti», ha concluso.

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di Sveva Ferri - 5 Dicembre 2025