Ad Atreju 2025
Biondi e Manfredi d’accordo sulla manovra economica: bene la flessibilità nei bilanci dei Comuni
I primi cittadini dell'Aquila e di Napoli si sono confrontati sulla legge di bilancio, trovando anche punti di incontro. Posizioni divergenti invece sulla proposta di stabilire una soglia al 40% al primo turno per l'elezione dei sindaci
Atreju - di Giovanna Ianniello - 10 Dicembre 2025 alle 20:00
Confronto ad Atreju 2025 tra Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila e responsabile dipartimento Coordinamento autonomie locali di Fratelli d’Italia, e Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli e Presidente Anci. Dal palco allestito a Castel Sant’Angelo i due primi cittadini si sono confrontati su molti temi, a partire dalla proposto di una soglia al 40% al primo turno per l’elezione dei sindaci e fino alla manovra economica del governo. Sul tema della legge elettorale il sindaco dell’Aquila ha spiegato che “Non dobbiamo appassionarci ai sistemi elettorali ma ai concetti fondamentali. E tra questi c’è sicuramente la stabilità” e dunque “non sottoporre il governo locale, regionale o nazionale ai venti del momento. Questo si può fare dando ai cittadini una offerta chiara su chi governa e con quale programma e garantire la rappresentatività”.
Biondi: accordi prima del voto
“Dobbiamo ‘costringere’ i partiti, le coalizioni, le compagini civiche a mettersi d’accordo prima del voto e non dopo, perché altrimenti se noi costruiamo alleanze sempre posticce torneremo a quella situazione che ci ha impedito di presentarci come nazione solida a livelli diversi. Basti pensare che il governo Meloni è già sul podio degli Esecutivi più longevi della nostra Repubblica semplicemente per il fatto che da poco più di tre anni governa la nazione nella stessa compagine iniziale”. Se lo confrontiamo con altri esempi internazionali ci rendiamo conto che “questo tema andrebbe affrontato più della convenienza personale. Noi siamo chiamati innanzitutto a difendere la costituzione, su cui giuriamo e questo si fa anche attraverso la stabilità. Mettendo a livello locale una soglia al 40% ci sarà meno possibilità” di incidere “per chi si colloca in posizioni mediane di condizionare dopo il voto il governo cittadino”.
Manfredi legge sui sindaci ha funzionato bene
Non la pensa allo stesso modo il sindaco Manfredi che ha ricordato come “la legge sui sindaci fino ad oggi ha funzionato bene perché i comuni sono le amministrazioni più stabili tra tutte quelle che abbiamo in Italia. La mia preoccupazione è che da un lato la stabilità sia garantita dal premio di maggioranza. Oggi c’è un premio di maggioranza al 60% e la Corte Costituzionale ha detto in altri casi che la soglia per avere il premio deve essere proporzionata. Non vorrei che la scelta di arrivare al 40% riduca il premio di maggioranza perché questo determinerebbe l’ingovernabilità dei comuni”. “Il secondo rischio” da non correre è sulla legittimazione. “Il sindaco deve avere una forte legittimazione popolare per poter imporre delle scelte che possono essere anche impopolari per i cittadini. Io non sono affezionato a nessuna forma elettorale purchè garantisca legittimazione e una maggioranza certa, perché finora tutti i sindaci hanno operato con una grande stabilità. Non condivido la fretta di cambiare la legge elettorale dei sindaci”.
Manfredi: manovra con luci ma anche qualche ombra
Il primo cittadino di Napoli ha poi commentato la manovra economica del governo “Questa legge di bilancio – ha sottolineato – ha sicuramente delle luci ma anche qualche ombra. Luci riguardano l’introduzione di alcuni criteri di maggiore flessibilità nei bilanci perché gli enti locali e i comuni hanno dei vincoli molto forti dal punto di vista delle regole di bilancio. Ci sono delle risorse fresche per un tema molto importanti per i comuni che è quello dei minori non accompagnati dove ci sono grandi spese dei comuni. Abbiamo chiesto e ci auguriamo che questo poi avvenga anche delle risorse per l’assistenza scolastica ai disabili. Questo è un tema che sta molto colpendo i Comuni e ci auguriamo che su questo specifico punto ci sia un sostegno da parte del governo.
Biondi: manovra senza tagli agli enti locali
Il sindaco dell’Aquila ha rivolto invece un plauso diretto per questa manovra: “Questa legge di bilancio ha sancito un principio importante che noi reclamavamo da tempo: che non ci dovessero essere nuovi tagli per gli enti locali. Purtroppo il sistema degli enti locali, dal 2011 in poi, ha subito tagli diretti o attraverso maggiori rigidità per circa 14 miliardi di euro e questo ha indebolito la capacità degli enti locali di essere punto di riferimento per i cittadini. Sicuramente ci sono delle misure importanti in questa manovra economica: penso al principio della perequazione verticale, e dunque lo Stato fa la sua parte nella solidarietà tra comuni con un fondo da 112 milioni di euro. E c’è la stabilizzazione dei fondi per i centri estivi che è un’altra misura importante che offriamo alle famiglie. Ci sono naturalmente delle criticità che i comuni vivono ogni giorno perché hanno ereditato questi tagli e perché ci sono delle spese soprattutto nel settore sociale che crescono e quello che noi chiediamo è una maggiore flessibilità e poter finanziare di più la spesa corrente perché è con quella che si offrono i servizi”.