Dissidi tra i dem
Askatasuna, contrordine compagni. Verini incalza la Schlein: “Il Pd prenda a pedate i violenti e li isoli”
Il senatore parla al quotidiano Il Tempo dopo le violenze di Torino e del caso Askatasuna, sollecitando una presa di posizione netta da parte del Nazareno anche rispetto al tema dell'antisemitismo. "Rischiamo di cadere nell'islamofobia"
Anche a sinistra qualcosa si muove. Dopo i silenzi assordanti di molti, a partire dai piani alti del Nazareno, sugli ultimi episodi di violenza che hanno visto come protagonisti anche gli antagonisti dei centri sociali, a partire dall’Askatasuna di Torino, parla il senatore Valter Verini in una intervista al quotidiano “Il Tempo”. L’esponente dem sollecita una presa di posizione da parte del Partito democratico chiara e senza ambiguità. «La sinistra deve emarginare, isolare e allontanare chi è protagonista di episodi come quelli di Torino. Mi riferisco a brucia i cassonetti, devasta e minaccia gionrali e giornalisti o aggredisce e ferisce poliziotti. Se non si prendono radicalmente le distanze da questi comportamenti si delegittima anche il diritto sacrosanto di manifestare e ciò è un pericolo per la democrazia. Anche noi come Pd dobbiamo avere la forza di prendere a “pedate”, nel senso di isolare i violenti» dice l’esponente Pd.
Pd si batta per sicurezza sociale e personale
Verini incalza: «Dobbiamo batterci sia per quanto riguarda la sicurezza sociale che quella personale. La destra offre una risposta esclusivamente repressiva. Per noi ne occorre anche una preventiva che aggredisca le cause. Ma sottovalutare il tema vuol dire lasciare un’autostrada a Meloni e alle sue destre».
Cercare il dialogo con i giovani ma non con i violenti
Se sia giusto e meno difendere i centri sociali violenti Verini non ha dubbi: «Bisogna anche cercare il dialogo, pure nel conflitto, con i giovani» ma «non con i violenti. Altrimenti diventa modello chi usa la forza». E ancora «In una società come quella attuale è giusto scioperare, scendere in strada per una lotta sociale o stimolare le coscienze su quanto accade a Gaza. Come occorre farlo anche per il sette ottobre e contro l’antisemitismo. Allo stesso modo però ci sono stati dentro i cortei pezzi e forze che danno efasi a un odio pericoloso. Si definiscono Pro-Pal ma nei fatti sono anti-Pal. Se non affrontiamo il tema dell’antisemitismo rischiamo anche di cadere ‘nell’islamofobia’ con conseguenze fatali». Ma Schlein è ancora in tempo per capirlo? Secondo Verini farlo «è nel Dna del Pd. Ma occorre non indulgere rispetto a fenomeni pericolosi».