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Animali da compagnia e proprietari, accolto l’odg della Brambilla per la riduzione dell’aliquota Iva sugli alimenti dietetici veterinari

Legge di bilancio

Animali da compagnia e proprietari, accolto l’odg della Brambilla per la riduzione dell’aliquota Iva sugli alimenti dietetici veterinari

Cronaca - di Marco Di Castelvecchio - 31 Dicembre 2025 alle 14:37

Valutare l’opportunità di ridurre l’aliquota IVA applicata agli alimenti dietetici veterinari destinati ad animali da compagnia, in quanto assimilabili ai medicinali veterinari sotto il profilo della finalità terapeutica. A chiederlo in un ordine del giorno è stata la deputata Michela Vittoria Brambilla di Noi moderati, che è anche presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. Alla fine la proposta è stata accolta nella notte dal governo in sede di esame della Legge di bilancio.

Valutare la riduzione dell’aliquota Iva sui medicinali dietetici veterinari: la proposta di Brambilla

«Il segmento degli alimenti dietetici terapeutici rappresenta circa il 13% del mercato totale degli alimenti per animali da compagnia e vale (fonte Circana ndr) circa 412 milioni di euro. Si tratta di prodotti acquistati su raccomandazione del medico veterinario per la gestione di specifiche patologie (ad esempio, patologie gastrointestinali, renali, epatiche, dermatologiche) che hanno finalità terapeutica più che nutrizionale. Di qui l’esigenza di ridurre la pressione fiscale, a vantaggio dei proprietari economicamente più deboli». Inoltre, come ricorda lo stesso odg, «gli alimenti per animali da compagnia sono fra i beni che gli Stati membri possono assoggettare ad aliquota IVA ridotta in base a quanto previsto dall’art. 98 della Direttiva europea 2006/112/CE».

«Mi batto da sempre – ha sottolineato Brambilla – perché sia superato l’iniquo regime fiscale al quale soggiacciono i proprietari e i detentori di animali d’affezione».E ancora, per  il 2026 «ripartiamo dall’esigenza di sostenere i cittadini economicamente più deboli che devono tutelare la salute del proprio animale, per ragioni di equità e in nome del principio, ormai largamente condiviso, della salute unica».

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di Marco Di Castelvecchio - 31 Dicembre 2025