Si attendono smentite
Albanese, non c’è fine al peggio. Ora spunta il filmato al convegno con i vertici di Hamas (video)
Non c’è fine alle gaffe, agli scivoloni internazionali e alle scomuniche per Francesca Albanese. L’ultima eroina pro Pal delle sinistre antisemite che occhieggiano ad Hamas non gode di ottima salute. Più parla più fa disastri. Non le basta alzare la voce contro il killeraggio mediatico né accarezzare con fare materno Greta Thunberg per ripulirsi la coscienza. Dopo l’intemerata sull’attacco alla redazione della Stampa con quell’avvertimento diretto ai giornalisti mezzo Pd è in serio imbarazzo.
Abanese, una lunga storia di gaffe, bugie ed eventi che scottano
Difficile continuare a difenderla, pensano in tanti al Nazareno (tranne Schlein come sempre). Ne fanno una bandiera soltanto dalle parti dell’Arci, di Avs e il bellicoso consiglio comunale di Firenze che insiste con la storia della cittadinanza onoraria mentre la sindaca ha già detto che non se ne parla. A Bologna, si sa come è andata a finire sul pressing trasversale per revocare all’Albanese l’onorificenza all’osservatrice dell’Onu per i territori occupati. Il sindaco Matteo Lepore ha detto chiaramente di non considerarla una priorità e si è visto bacchettare da Romano Prodi, padre nobile del campo largo.
L’ultima tegola: un summit con volti noti di Hamas
Oggi arriva un’altra tegola per la militantessa. Video e foto della sua partecipazione alla conferenza “16 Years of Siege on Gaza: Impact and Prospects” del 2022 alla presenza di molti leader di Hamas. La bomba è sganciata dal Giornale che dà in esclusiva la notizia pubblicando un’immagine e un filmato dell’evento. Focus della conferenza internazionale, un anno prima della mattanza del 7 ottobre, “l’assedio della Striscia”. Tra gli ospiti di quell’incontro anche Francesca Albanese. Non certo in qualità di mediatrice ma di tifosa della causa di Hamas. “Avete il diritto di resistere a questa occupazione”, ha detto pubblicamente rivolgendosi vertici del gruppo armato sunnita. Parole che scottano e confermano plasticamente – non più un’ipotesi – il filo diretto tra l’osservatrice dell’Onu e Hamas.
Nella scaletta degli interventi due leader del gruppo terrorista
Stando alla ricostruzione del quotidiano diretto da Cerno l’eroina pro Pal è intervenuta immediatamente dopo due nomi noti di Hamas. Ghazi Hamad e Basssen Naim. Il primo è tuttora uno dei leader del gruppo militare. Nato a Rafah, nel sud della Striscia, dopo la strage del 7 ottobre ha pronunciato parole choc alla Cnn. “Aspettavamo questo momento da oltre 75 anni”. L’altro ospite, che ha preceduto l’intervento di Albanese, si chiama Bassem Naim. È un funzionario politico di Hamas – ricostruisce il Giornale – che ha servito prima come ministro della Salute e poi come ministro della Gioventù nel 2007. Suo figlio, Muhammad, è stato arrestato a Londra pochi mesi fa in un’operazione anti-terrorismo europea.
FdI: Albanese choc, l’Onu si svegli sull’imparzialità della relatrice speciale
Ancora killeraggio? Tutto falso? Era presente o no? Albanese dovrebbe pronunciare una parola definitiva e smetterla di fare la vittima delle destre complici del genocidio. Non tarda ad arrivare la reazione di FdI. “Albanese choc divideva summit con i vertici di Hamas Quanto rivelato oggi dal quotidiano Il Giornale ha dello sconvolgente”. Così il senatore Michele Barcaiuolo. “Era il novembre 2022, ben prima del famigerato 7 ottobre, quando la paladina pro Pal, Francesca Albanese, intervenendo a un evento di supporto per la Striscia, che ospitava figure di spicco di Hamas, rivendicava orgogliosa: ‘Avete il diritto di resistere a questa occupazione’. Forse oggi anche all’Onu iniziano ad avere dei dubbi sull’imparzialità della relatrice speciale. In ritardo rispetto alla sinistra italiana che, dopo essersi precipitata ad assegnarle la cittadinanza onoraria, ora si pente”.