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Zakharova fa lo sciacallo sul crollo di Roma: l’indignazione è bipartisan. La Farnesina convoca l’ambasciatore

Veleni da Mosca

Zakharova fa lo sciacallo sul crollo di Roma: l’indignazione è bipartisan. La Farnesina convoca l’ambasciatore

Politica - di Luigi Albano - 3 Novembre 2025 alle 18:13

«Finché il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti» per l’Ucraina, «l’Italia crollerà tutta, dall’economia alle torri». Con un operaio ancora sotto le macerie e mentre i soccorritori sono ancora all’opera, arriva da Mosca la sconcertante dichiarazione di Maria Zakharova sul crollo parziale della Torre dei Conti ai Fori Imperiali.

L’ennesima provocazione della Zakharova

Il portavoce del ministero degli Esteri russo ironizza in modo macabro sulla tragedia, aggiungendo:  «Ricordo che a maggio di quest’anno il ministero degli Esteri italiano ha riferito che ‘il sostegno italiano all’Ucraina, compreso l’aiuto militare e i contributi versati tramite i meccanismi UE, ammonta a circa 2,5 miliardi di euro», conclude Zakharova nell’intervento horror formulato sul suo canale Telegram.

Una battuta squallida che non resta senza risposta

Frasi che non restano senza risposta: la Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov per procedere con un richiamo formale. «Parole squallide, preoccupanti quelle della portavoce russa – commentano dalla Farnesina – perché confermano l’abisso di volgarità in cui è piombata la dirigenza di Mosca. A nessuno in Italia, proprio a nessuno, sarebbe mai venuto in mente di gioire, di speculare su un incidente, una tragedia in cui siamo ancora tutti coinvolti come popolo italiano».  «L’Italia ha sempre fatto e farà sempre il contrario: manterremo i nostri modi civili, la nostra educazione. Lo abbiamo fatto anche in questi mesi quando in Russia è stato attaccato un centro commerciale. Esprimeremo sempre e comunque solidarietà e amicizia per i più deboli, per chi è in difficoltà, per chi è sotto attacco. Per questo appoggiamo il popolo ucraino – conclude la Farnesina – Perché siamo italiani».

Da FdI al Pd, tutti contro le dichiarazioni di Zakharova

«Le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo sono una cafonata inaccettabile degna di un popolo barbaro, si scusi», dichiara Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia. «In un momento delicato in cui seguiamo con apprensione gli sviluppi del crollo della Torre dei Conti, per l’incolumità dei lavoratori coinvolti nonché per i danni a un sito storico italiano, canzonare in quel modo l’Italia è caratteristico di uno Stato barbaro. Mi auguro voglia recuperare la gaffe – conclude Rampelli – chiedendo scusa alla Città Eterna, sempre ospitale con tutti, perfino con chi bombarda le città indifese dell’Ucraina per impossessarsene».

Da Noi Moderati, Mariastella Gelmini, commenta: «Conosciamo bene le provocazioni di Maria Zakharova. Dopo gli attacchi al Presidente della Repubblica Mattarella pensavamo di averle viste tutte e invece, a poche ore dal crollo della Torre dei Conti a Roma, con un operaio ancora sotto le macerie, la portavoce russa ne approfitta per strumentalizzare una tragedia e screditare nuovamente l’Italia. Zakharova – conclude la senatrice Gelmini – se ne faccia una ragione, le sue parole non scalfiscono, in nessun modo, l’impegno italiano per l’Ucraina».

L’assessore di Roma Capitale: “Da Zakharova parole inaccettabili, serve rispetto”

«Parole inaccettabili di fronte al dolore e al coraggio di chi sta ancora scavando. Serve rispetto. Ai feriti va il mio pensiero più sincero e la gratitudine a Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e sanitari che sono intervenuti prontamente e continuano a lavorare per mettere in sicurezza l’area. La preoccupazione resta alta, ma anche la fiducia nel loro lavoro, coraggioso e instancabile». Lo scrive sui social l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, il dem Tobia Zevi.

Per l’europarlamentare del Pd, Pina Picierno, le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo,  «è un attacco da manuale, cinico e calcolato, contro l’Italia e contro l’Europa. La Russia di Putin è oggi nostra nemica, perché combatte la libertà, la democrazia e i valori su cui si fonda l’Unione europea. Usare il dolore e il patrimonio storico di Roma per fare disinformazione è un gesto meschino che dimostra ancora una volta la natura tossica e aggressiva del regime russo».

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di Luigi Albano - 3 Novembre 2025