Visti da vicino
Rocco Casalino svela gli incontri ravvicinati con Trump, Putin e la Regina: “Macron è simpatico, scherzava sul mio fisico”
I grandi della Terra visti da vicino, per citare un noto libro di Giulio Andreotti, o meglio visti da Rocco Casalino. A Emanuele Buzzi del Corriere della Sera, l’ex portavoce di Palazzo Chigi ai tempi di Conte premier, svela retroscena e aneddoti sugli incontri internazionali e sull’impatto con i leader mondiali.
Rocco Casalino ha un debole per Macron: molto simpatico
«Eravamo in una sala riservata a Buckingham Palace io, la regina Elisabetta, Trump, Macron e Conte, ho pensato alla mia storia di origini umili e mi sono chiesto: “Che ci faccio qui?”». Lo ricorda con una giusta dose di enfasi l’ex capo comunicazione del M5S ed ex portavoce di “Giuseppi”. E qui il comunicatore istituzionale svela le sue doti gossippare, che i telespettatori del Grande fratello non hanno dimenticato. «Trump ha dei modi unici. Macron è molto simpatico. Mi incontrava in hotel mentre andavo a fare attività fisica e mi prendeva in giro con battute sulla mia forma fisica. Putin invece lo ricordo per un dettaglio. Nella sala dei ricevimenti a Palazzo Chigi c’è un orologio con la raffigurazione della morte. Mi ha chiesto con garbo se non fosse di cattivo auspicio accogliere i capi di Stato con un particolare del genere».
Tra i leader mondiali, che Rocco Casalino sostiene di avere conosciuto quasi tutti, rivela un debole per una insospettabile. «Angela Merkel: ha una intelligenza politica straordinaria. Ha capacità di interagire, di visione».
Addio al M5s, ora l’avventura col giornale on line
Al Movimento 5 Stelle riserva parole al miele per tutti o quasi, nonostante il sorprendente addio dopo 16 anni. «Con Conte il rapporto è saldo e vorrei fosse chiaro che non c’è nessuna frattura e nessuna differenza di vedute». Sui fondatori del Movimento 5 Stelle, non lesina frasi alla melassa. «Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. «E a loro va la mia riconoscenza. Fu Gianroberto a credere in me e Beppe avallò la scelta».
E ora? «Sto lavorando con un imprenditore che non ha trascorsi in politica a un nuovo progetto editoriale, ulteriori dettagli però non posso ancora renderli noti. È tutto in evoluzione, ma c’è grande ambizione». Quella a Casalino non è mai mancata.