Il politico in calzoncini
Renzi finisce la maratona di Atene in 4 ore, arriva al 4.803esimo posto e si commuove: “Orgoglio e lacrime…”
Molto affollata e festosa, la Maratona di Atene a cui hanno partecipato oltre 40.000 atleti nelle varie distanze previste (42 km, 10 km e 5 km). Per la sola maratona da 42 km, il numero di partecipanti è stato indicato intorno ai 22.000 corridori, tra cui 1.200 i corridori italiani. Nella parte agonistica, con il crono di 2:45:25, 52mo posto, Christian Paolazzi è risultato essere il migliore italiano davanti a Luca Turletti, 61mo in 2:46:36, e Gennaro Ferrara, 73mo in 2:49:01. Entrano in Top 100 anche Massimiliano Fiorillo (74mo in 2:49:02), Maximilian Fischer (76mo in 2:49:21), Manuel Perin (81ma in 2:49:50) ed Emanuele Sacchi (100mo in 2:52:16). Poi Lorenzo Taldone (2:53:09), Vincenzo Gallotto (2:55:43) e Gabriele Granella (2:56:52). Al femminile grande settimo posto per Ayse Burcin Sonmez in 2:59:21, poi 30ma Anita Korita (3:13:51) e 68mo di Silvia Basile (3:26:23). Top 10 italiana che vede la presenza di Patrizia Badiali (3:26:19), Laura Cipolletta (3:28:18), Monica Alfano (3:28:15), Paola Gagliardi (3:32:35), Angelica Di Marzio (3:36:01), Arianna Bini (3:35:46) e Mara Pezzoli (3:37:52).
Renzi e la Maratona di Atene finita sui social
E Matteo Renzi, l’ex premier italiano? E’ arrivato al traguardo, in 4 ore e 10, lottando nella sua categoria (50-54 anni) e arrivando al 4.803esimo posto, oltre 5mila se si considerano anche gli agonisti, come risulta negli scores pubblicati dal sito ufficiale.
Lui, però, sulla posizione in classifica ha sorvolato, opportunamente, nei vari post su Instagram che ha pubblicato, tutti all’insegna dell’emozione, della commozione e dell’orgoglio: “Chi ha finito una Maratona sa che vincere una sfida con te stesso è bellissimo. Molto più che vincere contro gli altri. Quegli ultimi chilometri, passi, metri tengono insieme la forza e la fatica, l’orgoglio e le lacrime, il sorriso e il dolore. Finire Atene è stato più difficile del previsto”.
La prosa poi si fa “battistiana e mogoliana”, con le discese ardite e le risalite…
“Le continue salite e in parte anche le discese hanno messo a dura prova le mie gambe, soprattutto sotto il profilo muscolare. Non ho paura a dire che in un paio di momenti la difficoltà di correre era così tosta che ho pensato anche di abbandonare. Non ci sarebbe stato nulla di male, capita di non farcela: il fallimento fa parte della vita. Oggi invece è andata bene”.
Renzi su Instagram racconta che prima dell’ingresso nello stadio una ragazza italiana gli ha dato il tricolore, con cui è entrato “nello Stadio delle prime Olimpiadi moderne”. “E ho pensato in quegli ultimi duecento metri – fatti pianissimo, i muscoli delle gambe tiravano come mai mi era accaduto in passato – al fatto che Italia e Grecia non saranno le economie più forti del mondo, ecco, ma sono due grandi superpotenze culturali. E soprattutto valoriali. In un mondo algido e burocratizzato quanto è bello emozionarsi per lo sport, per la cultura, per la filosofia. Persino per la politica. Per tutte quelle parole che Atene, Roma, il Rinascimento non solo fiorentino, hanno reso parole eterne. E mentre attraversavo la linea del traguardo – stavolta senza piangere – ho riflettuto sul fatto che dieci anni fa a Bruxelles abbiamo difeso il diritto di far stare la Grecia in Europa. Pensavo allora che Atene aveva bisogno dell’Europa, per tanti motivi. Ma che anche l’Europa avesse bisogno della Grecia, soprattutto per un motivo: perché non c’è futuro senza la storia, non c’è sviluppo senza la cultura, non c’è comunità senza la politica”, ha concluso, con enfasi. Strano, visto il suo profilo notoriamente sobrio e poco ombelicale…