Social al veleno
“Qualcuno spari alla Meloni”. L’hater italo-cinese che aveva preso di mira la premier si scusa: “Mi vergogno”
“Qualcuno le spari un proiettile in testa”, era stata la frase postata da un giovane italo-cinese di 25 anni su un profilo social di Giorgia Meloni. Peccato che qualcuno l’avesse presa sul serio. La polizia postale, per esempio, che aveva individuato l’autore della “minaccia” e della “istigazione a delinquere” disponendo una perquisizione nella sua abitazione di Milano e un’indagine a suo carico. Oggi, però, il giovane dichiara di essersi pentito e ha fatto pervenire alla premier – tramite il suo avvocato – una lettera di scuse.
Un hater italo-cinese e gli inviti a sparare alla premier
“Gentilissima presidente del Consiglio, le scrivo con profondo rammarico per il commento che ho pubblicato su Instagram e che, in modo improprio, ha mancato di rispetto alla sua persona e alla funzione istituzionale che ricopre e per porle le mie più autentiche scuse”, scrive il giovane che il 3 ottobre scorso aveva commentato un post social della presidente con la frase inquietante, “Qualcuno le spari un proiettile in testa”. Il pentimento, le scuse, gli impegni per il futuro. “Mi impegnerò a come forma di ammenda a diffondere, nel mio piccolo, un messaggio di maggiore consapevolezza e responsabilità nell’uso dei social network affinché errori come il mio non si ripetano e si possa contribuire a un confronto pubblico più rispettoso e civile”. Il ragazzo ha spiegato che nel momento in cui ha digitato sulla tastiera quelle parole, non si è reso conto “dell’impatto che l’espressione impulsiva può avere in un contesto pubblico come i social”.
“Dietro lo schermo la percezione si altera, si perde la misura, si dimentica che ciò che si scrive raggiunge persone vere con la loro dignità, il loro ruolo, la loro storia. Sono rammaricato per l’accaduto, quelle parole – scrive, spiegando di essere appassionato di politica – non sono “in linea con ciò che sono. Mi assumo pienamente la responsabilità del mio gesto. Resto a disposizione per qualsiasi commento e per manifestarle personalmente il mio rammarico qualora lo ritenesse opportuno”. Meloni lo perdonerà, evitandogli il processo?
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“Qualcuno le spari un proiettile in testa”: il 25enne che insultò Giorgia Meloni invia una lettera di scuse alla premier
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