CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

“Piano per fermare Meloni”: Bignami chiede una smentita. Il Quirinale: ridicolo. Ma Belpietro conferma

L'articolo de La Verità

“Piano per fermare Meloni”: Bignami chiede una smentita. Il Quirinale: ridicolo. Ma Belpietro conferma

Politica - di Luigi Albano - 18 Novembre 2025 alle 13:41

Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, chiede alla presidenza della Repubblica di smentire la notizia pubblicata da La Verità in un articolo titolato ‘Il piano del Quirinale per fermare la Meloni’, secondo la quale consiglieri del capo dello Stato, afferma, «auspicherebbero iniziative contro il presidente Giorgia Meloni e il centrodestra, esprimendo altresì giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di governo».

«In particolare – aggiunge il capogruppo del partito della presidente del Consiglio – La Verità riferisce in maniera circostanziata di conversazioni in cui questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come ‘una grande lista civica nazionale’, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche. Progetti che si spingerebbero addirittura – sottolinea Bignami – ad auspicare un ‘provvidenziale scossone’ contro l’attuale governo’. ‘Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza», è la richiesta di Bignami.

La nota del Quirinale: si dà credito ad attacco ridicolo

La replica del Colle arriva a distanza di pochi minuti.  «Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo». È quanto si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa del Quirinale dopo le dichiarazioni del capogruppo FdI alla Camera Galeazzo Bignami che aveva chiesto «smentite senza indugio» in merito a una ricostruzione stampa su una presunta trama dei consiglieri del Colle contro Giorgia Meloni.

La controreplica di Belpietro: “Di ridicolo c’è solo il tentativo di silenziare”

«Confermo parola per parola quanto pubblicato oggi dalla Verità. Di ridicolo in questa vicenda c’è solo il maldestro tentativo di mettere il silenziatore a dichiarazioni inquietanti rilasciate da un consigliere del presidente della Repubblica’». Lo dichiara Maurizio Belpietro, direttore de La Verità, replicando al Quirinale. 

E quella di Bignami: aspettavo la smentita di Garofani

«Nessuno ha chiesto una smentita del Quirinale, né mi sarei potuto permettere. Il comunicato è abbastanza chiaro – evidenzia Bignami – La domanda rimane, ovviamente rivolta al consigliere. Figuriamoci se chiedevo un intervento del Colle… La richiesta di smentita era formulata a Garofani, come mi pare chiaro dal comunicato. Mi aspettavo e continuo ad aspettarmi che la smentita la faccia colui al quale quelle frasi vengono attribuite».

 

Al Quirinale c’è chi aspetta uno “scossone” per fermare la Meloni: l’indiscrezione choc de La Verità

Che cosa ha scritto “La Verità” sul piano al Quirinale per fermare Meloni

Il quotidiano parla di «strane manovre per impedire non solo una vittoria di Giorgia Meloni, ma che una maggioranza non di sinistra nella prossima legislatura possa decidere il sostituto di Sergio Mattarella. A quanto pare si ragiona di una ‘grande lista civica nazionale’, una specie di riedizione dell’Ulivo, con dentro tutti. Un’ammucchiata centrista per togliere voti alla Meloni. Ma forse questo potrebbe non essere sufficiente e allora -scrive ancora Belpietro – il consigliere di Mattarella, Francesco Saverio Garofani, tre legislature come parlamentare del Pd, invoca la provvidenza. ‘Un anno e mezzo di tempo forse non basta per trovare qualcuno che batta il centrodestra: ci vorrebbe un provvidenziale scossone’, sussurra l’uomo del Colle».

«In che cosa consista lo scossone non è noto, ma lo si può immaginare. Un no al referendum sulla giustizia potrebbe aiutare. La Corte dei Conti e altri giudici impegnati a mettere i bastoni fra le ruote all’Esecutivo darebbero una mano. E magari, perché no, anche una bella crisi finanziaria come ai tempi di Berlusconi, con lo spread alle stelle».

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Luigi Albano - 18 Novembre 2025