Relazioni eccellenti
Meloni vede il premier croato: “Tempi maturi per riunificare l’Europa con i Balcani”
Energia, difesa, immigrazione sul tavolo del bilaterale. La presidente del Consiglio ha ribadito gli ottimi rapporti con Zagabria e la volontà di intensificare un partenariato già solido. Al lavoro nei prossimi 6 mesi per un accordo intergovernativo
“Abbiamo parlato di quello che io definisco la riunificazione dell’Europa, delle necessità cioè di garantire ai Balcani occidentali la prospettiva concreta di adesione all’Ue. Credo che siano maturi i tempi per una accelerazione di questo processo perché l’Europa non sarà mai veramente unita finché popoli e nazioni europee non faranno ingresso nella famiglia dell’Ue. Penso che insieme possiamo lavorare anche su questa sfida”. Così la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine dell’incontro con il primo ministro croato Andrej Plenković.
Meloni- Plenković: tempi maturi per la riunificazione dell’Europa
La premier ha sottolineato gli ottimi rapporti con Zagabria e la volontà di aprire una nuova stagione di un partenariato “che è già assolutamente solido” per ragioni geografiche e storiche. “Abbiamo discusso di questo e anche di quanto possiamo fare insieme a Bruxelles, sui dossier aperti, per dotare l’Europa degli strumenti per affrontare la complessità dello scenario internazionale”. Un bilaterale strategico quello di oggi a due anni dalla visita della presidente del consiglio in Croazia e dopo la missione di Mattarella a luglio.
L’Italia si conferma un partner privilegiato della Croazia
Le relazioni bilaterali, ha rimarcato Meloni, sono eccellenti. “L’Italia si conferma un partner privilegiato della Croazia. Abbiamo un interscambio commerciale che viaggia tra gli 8 e 9 miliardi di euro. Ma penso che sia un rapporto che si può alimentare ancora di più cogliendo tutte le opportunità che arrivano per esempio dallo sviluppo delle interconnessioni. Penso ai corridoi Ten-t, penso ad Imec, a tutti quei progetti che stiamo portando avanti e che possono fare anche dall’Alto Adriatico un hub logistico, infrastrutturale ed energetico”. Dalle infrastrutture, alla difesa, alla gestione dei flussi migratori.
Cooperazione nel comparto della difesa e dell’industria
“Vogliamo rafforzare la cooperazione – ha sottolineato la premier davanti alla stampa – anche in un altro settore strategico, che è quello della difesa, che può contare ovviamente sul contributo delle nostre eccellenze industriali. Abbiamo posto adesso il primo tassello con il memorandum tra l’Agenzia industrie difesa e la sua omologa croata. Che apre la strada a una cooperazione più strutturata. E proprio per imprimere un impulso nuovo a questo rapporto parlavamo con il primo ministro di organizzare dei business forum tematici sulla difesa ma anche ad esempio sull’energia”.
Migrazione, nei prossimi mesi si intensifica il lavoro comune
Sul tavolo del bilaterale con il primo ministro croato anche il dossier migratorio e la gestione dei flussi. “Ho detto al primo ministro Plenkovic che sarei molto contenta dell’adesione anche della Croazia all’iniziativa sulle soluzioni innovative, al gruppo di lavoro e coordinamento che raccoglie ormai 14 Stati membri e che si incontra prima delle riunioni del Consiglio europeo”. Meloni si è detta certa che nei prossimi mesi si possa lavorare a più stretto contatto sulla cooperazione migratoria. “La Croazia ci sta anche dando una mano in un’iniziativa sulla capacità di rendere le convenzioni internazionali più adeguate al governo dei fenomeni di questo tempo”.
Sei mesi per lavorare a un accordo intergovernativo
Cooperazione anche in vista della definizione del prossimo quadro finanziario europeo. “Una delle priorità – ha spiegato Meloni – che si discuteranno a partire dal prossimo Consiglio europeo, sulle quali intendiamo mantenere uno stretto raccordo, è la definizione del prossimo quadro finanziario pluriennale” per far sì che “capitoli che sono cruciali per l’Italia e per la Croazia, come la coesione e come l’agricoltura vengano ovviamente preservati, trovino il giusto riconoscimento”. La posta in gioco è alta: “Lavoreremo nei prossimi sei mesi per strutturare un accordo intergovernativo, il G2G, che metta a fuoco le priorità e gli obiettivi che ci diamo per i prossimi anni in una cornice più completa”, hanno concluso Meloni e il primo ministro della Croazia. Sul tema dei diritti delle minoranze Meloni ha parlato di una prospettiva per rafforzare i legami culturali. “Il prossimo anno il trattato italo-croato sui diritti delle minoranze del ’96 compirà il suo trentesimo anniversario. I nostri governi stanno lavorando per verificare possibili passi di miglioramento”.