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Meloni sbarra la strada alla patrimoniale e manda ai matti la sinistra: “Con la destra non vedrà mai la luce”

Tassa Madmani, no grazie

Meloni sbarra la strada alla patrimoniale e manda ai matti la sinistra: “Con la destra non vedrà mai la luce”

Elly Schlein insegue il modello "comunista" del neo-sindaco di New York, Mamdani, e riciccia la vecchia tassa contro i "super ricchi". La premier stronca in un post il vecchio arnese ideologico. La sinistra non la prende bene

Politica - di Adriana De Conto - 8 Novembre 2025 alle 13:34

“Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce“. E’ il post con il quale la premier spranga le porte all’ipotesi sbandierata da una sinistra che in questi giorni ha rispolverato dal museo degli “orrori” il fantasma della super-tassa contro i super ricchi. Uno spettro che annualmente esce dalla cripta dopo l’ annuncio della manovra economica. La premier mette una pietra tombale sulla patrimoniale vagheggiata proprio in questi giorni da Elly Schlein, ringalluzzita dall’elezione di Mamdani a New York. Il neosindaco socialista ha lanciato la proposta di aumento del 2% dell’imposta sul reddito cittadino per chi guadagna oltre 1 milione di dollari. Di qui il sogno di una “tassa Mamdani” per rilanciare la vecchia proposta, vecchio arnese ideologico con cui Elly, Fratoianni & Co. vorrebbero risolvere i problemi dell’Italia.

Meloni: “Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente…”

Modello Mamdani? No grazie. Le parole della premier chiudono ogni velleità della segretaria dem che ha ricicciato la proposta “vintage” mascherandola in qualche modo: Elly ha parlato di tassare in modo coordinato, a livello europeo, la ricchezza enorme concentrata al vertice. Facile da affermare, impossibile da realizzare. Ma tant’è, Elly Schlein l’ha rimette sul tavolo. La chiama “tassazione vera”, ma il concetto è sempre lo stesso: colpire chi ha di più, nella speranza che da lì sgorghi per miracolo la giustizia sociale. Non la camuffano da “tassa europea” i leader di Avs, Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli (“Patrimoniale? Noi veramente  la  proponiamo da sempre”). E così non perdono occasione per gettarsi a capofitto contro le parole della premier che secondo loro “protegge i ricchi”, dicono in coro. Isterie a cui si aggiunge Beppe Provenzano, responsabile esteri del Pd, che addirittura allarga la platea dei “protetti” della Meloni anche agli “evasori”. Il sabato è andato loro di traverso.

Meloni: “E’ rassicurante sapere che…”

Così, mentre il governo lavora per ristabilire maggiore equità sociale attraverso le varie manovre licenziate; mentre in questi anni ha creato circa un milione di posti di lavoro; mentre il Financial Times – ultima testata in ordine di tempo- ha appena detto all’Europa: “Imitate l’Italia”,  ecco che arriva una sinistra disarmata e non attrezzata che ripropone idee vecchie, stantie, da socialismo reale. Che, come sappiamo, nel mondo ha fatto terra bruciata. E quel che è peggio lo fa sulla scia di un “papa straniero” come Mamdani: sindaco di una città, New York, una sorta di Ztl d’America, per la quale propone misure irrealistiche. Detto anche da analisti di sinistra. E’ deprimente e grottesco insieme vedere come le sue parole abbiano ridato fiato all’unica ricetta economica che ha saputo partorire la la sinistra italiana: aumentare le tasse. Ragazzi, per fortuna che al governo c’è Giorgia Meloni. Ed è questo il motivo per cui gli italiani non si fidano del centrosinistra (i sondaggi insegnano) e dopo tre anni di governo continuano a confidare nell’attuale esecutivo.

Trascinata per i capelli, Elly Schlein replica in maniera scomposta a Meloni: “Con lei al governo la pressione fiscale è salita al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni. E come se non bastasse nella prossima manovra interviene sull’Irpef e aiuta di nuovo i più ricchi anziché il ceto medio che si è impoverito. Lo dice l’Istat, che l’85% delle risorse andranno alle famiglie più ricche. Con che faccia stamattina si sveglia e attacca le opposizioni?”.  La faccia è la sua: con quale coraggio  la segretaria dem considera ricco un reddito lordo di 50mila euro: un equivalente  un netto di più o meno 2.500 euro al mese, calcolando dodici mensilità…

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di Adriana De Conto - 8 Novembre 2025