CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Sfregio ai defunti al cimitero di Milano: dipendenti comunali rubavano gioielli ai morti. L’indagine partita dalla denuncia di alcuni familiari

Choc a Milano

Macabro scempio, dipendenti del cimitero rubavano i gioielli ai morti in obitorio. Sottratti perfino i denti d’oro di una donna

Indagati sei dipendenti dei Servizi Funebri della città per aver sistematicamente rubato preziosi e perfino l'arcata dentaria, dai cadaveri. Una vicenda che getta un'ombra sinistra sul rispetto per i defunti e sprofonda nello sconcerto l’opinione pubblica

Cronaca - di Lorenza Mariani - 12 Novembre 2025 alle 15:48

C’è un confine sottile tra sacro e profano, e ancor più marcato, quello che separa l’intoccabile dalla sua profanazione. Una linea di demarcazione che dovrebbe segnare il rispetto dovuto a chi non c’è più; una linea che la civiltà umana ha tracciato con cura millenaria. Eppure a Milano quel confine è stato non solo cinicamente travalicato, ma letteralmente maciullato, e con una fredda, quasi inspiegabile, cupidigia.

Choc a Milano: rubavano gioielli ai morti in cimitero

Tutto parte, allora, dalla notizia che vede sei dipendenti ed ex dipendenti del Comune – addetti, ironia agghiacciante, ai servizi funebri e cimiteriali – indagati per furto e ricettazione. Una vicenda che in queste ore la cronaca fa risuonare come un urlo nel silenzio di un obitorio.

L’indagine partita dalla denuncia dei parenti dei cari estinti

L’inchiesta, nata lo scorso anno dalle segnalazioni dei parenti dei defunti, e coordinata dall’aggiunto Bruna Albertini e dal sostituto Antonio Cristillo, oltre che condotta dagli agenti della squadra interventi speciali del nucleo radiomobile della Polizia locale di Milano, oggi rilancia sviluppi – e sgomento – dalle notizie riportate da Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giorno e Tgcom 24.

Indagati 6 dipendenti del Comune di Milano

Sì, perché qui non si parla di negligenza o di errore burocratico. Di banale e saltuaria operazione messa in atto da comuni malviventi, ma di una serie sistematica di furti commessi soprattutto nelle camere mortuarie di Piazzale Gorini. Stando infatti a quanto riferiscono i siti citati, a Milano non si rubava “semplicemente” dell’oro, ma il monile lasciato in ultimo omaggio al congiunto in segno – tangibile – di un ricordo che neppure la morte avrebbe dovuto spezzare. E invece, sulla vicenda in oggetto, l’orrore – come spesso accade purtroppo in questi casi – ha la capacità di superare ogni immaginazione.

Orrore nell’orrore: sottratta perfino l’arcata dentaria di una donna

Tra gli episodi ricostruiti dall’inchiesta della Polizia Locale, allora, non stupisce che spunti un dettaglio che gela il sangue: tra le ordinarie depredazioni spunta anche il presunto furto dell’arcata dentaria di una donna. Non un gioiello, non un anello dal valore negoziabile, ma ciò che restava di una persona, sottratto senza scrupoli al cadavere di una vittima di incidente stradale. La prospettiva di un gesto così predatorio e privo di ogni barlume di scrupolo e decenza, compiuto proprio da chi dovrebbe garantire l’estremo rispetto, lascia allora un senso di profondo e amaro sconcerto.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Lorenza Mariani - 12 Novembre 2025