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Liberare la Campania, Iannone suona la carica: “ll condono serve a rimediare gli errori degli amministratori di sinistra”

L'intervista al "Corriere"

Liberare la Campania, Iannone suona la carica: “ll condono serve a rimediare gli errori degli amministratori di sinistra”

Il senatore di Fratelli d'Italia mette a tacere le polemiche sull'emendamento alla manovra, che prevede la riapertura dei termini della sanatoria del 2003 da cui la regione restò fuori per un errore dell'amministrazione Bassolino

Politica - di Redazione - 17 Novembre 2025 alle 09:41

Rimediare a un’ingiustizia, a una discriminazione: per colpa dell’errore di amministratori di sinistra ci sono cittadini che hanno presentato domanda per mettersi in regola, hanno pagato il dovuto agli enti locali e si ritrovano con una sentenza di abbattimento”: è con questo obiettivo dichiarato da, che Fratelli d’Italia ha presentato l’emendamento alla manovra economica con cui si intende riaprire i termini della sanatoria del 2003, dalla quale la Campania restò fuori. A spiegarlo il coordinatore Regionale del partito di via della Scrofa, il senatore Antonio Iannone, in una intervista al Corriere della sera.

Intervento che arriva con 20 anni di ritardo

Iannone ricorda che “il testo dell’emendamento ricalca una proposta di legge che avevamo presentato alla Camera a marzo scorso”. Ma è “sul piano politico” che secondo il senatore di FdI “questo intervento arriva con vent’anni di ritardo: nel 2003, quando il governo Berlusconi approvò la sanatoria, ne usufruì tutta Italia ma non i campani, solo perché la Regione governata da Bassolino sbagliò la norma di recepimento della legge nazionale”.

“Non fu un errore ma una scelta? Balle”

A chi parla di ‘bliz’ controbatte senza appello: “se lo avessimo voluto fare avremmo agito di soppiatto. Invece abbiamo trasformato una proposta di legge in emendamento per stringere i tempi”. E risponde anche agli ex amministratori regionali che sostengono che non fu un errore ma una scelta contro l’abusivismo in zone di pregio: “Balle. La loro non fu una scelta politica, ma un errore. Potevano recepire in toto la norma nazionale o non farlo, non modificare i criteri. Quanto alle zone di pregio, la legge fissava casistiche uguali in tutto il Paese”.

Mai condonabili con nessuna legge le case in zona A

Iannone infine mette un punto alle polemiche di chi ritiene che ‘allargare le maglie’ possa essere un pericolo specifico in Campania ‘territorio ad alto rischio sismico e idrogeologico’ “Questo non è un nuovo condono, ma solo la riapertura della sanatoria del 2003. Le case costruite in zona A, quindi a rischio idrogeologico o sismico, non saranno mai condonabili con nessuna legge. L’argomento è solo un pretesto per le polemiche strumentali e ideologiche”.

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