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In Consiglio dei ministri la proroga al 2036 delle norme Iva per il terzo settore e le società sportive

Fisco

In Consiglio dei ministri la proroga al 2036 delle norme Iva per il terzo settore e le società sportive

Economia - di Monica Pucci - 20 Novembre 2025 alle 20:26

Via libera definitivo, in Cdm, del decreto legislativo in materia di terzo settore, crisi d’impresa, sport e imposta sul valore aggiunto. Fra le misure fiscali del testo, riferiscono fonti di governo, è stata inserita una proroga al 2036 dell’entrata in vigore delle norme che avrebbero richiesto l’assoggettamento agli obblighi strumentali ai fini Iva, di tenuta della contabilità e fatturazione, per gli enti benefici che svolgono prestazioni nei confronti dei propri associati. Ciò, viene specificato, all’esito di uno specifico confronto con la Commissione europea.

L’Iva per il terzo settore e le società sportive, la posizione di Leo

In una nota il viceministro dell’Economia Maurizio Leo spiega che “il primo decreto interviene sul nuovo regime fiscale previsto dal 1° gennaio 2026 per gli enti iscritti al Runts, affrontando una criticità molto sentita: l’introduzione dell’esenzione Iva – spiega – che avrebbe comportato maggiori oneri economici e amministrativi per gli enti del Terzo settore”. La norma approvata proroga al primo gennaio 2036, per 10 anni, “l’attuale regime di esclusione Iva, garantendo continuità e sostenibilità operativa agli enti. Contestualmente, l’aliquota Iva agevolata al 5% – già riconosciuta alle cooperative sociali – viene estesa anche alle imprese sociali per le prestazioni sanitarie, socio-sanitarie, di assistenza domiciliare, educative e didattiche, in genere rese alle persone svantaggiate”, rileva Leo.

“Ai fini delle imposte dirette, il decreto introduce inoltre la sospensione della plusvalenza sui beni strumentali quando l’attività commerciale dell’ente del Terzo Settore, viene qualificata come attività di interesse generale. In sostanza, la tassazione scatterà solo al momento del realizzo, evitando aggravi immediati”.

Ma nel pacchetto fisco ci sono anche altre misure. “Il secondo decreto – spiega Leo – è il terzo correttivo che interviene con misure di razionalizzazione del reddito d’impresa, e semplificazioni in tema di certificazione del Tcf, per l’accesso ai benefici dell’adempimento collaborativo. Infatti, tenuto conto del maggior tempo necessario agli ordini professionali per il completamento della formazione dei certificatori, per le domande di accesso al regime presentate nel 2024 e 2025, la certificazione del Tax Control Framework potrà essere prodotta entro il 30 settembre 2026”. “Infine, in materia di statuto dei diritti del contribuente – aggiunge Leo – si precisa che il contributo previsto per le istanze di interpello sarà richiesto solo per le casistiche più complesse, riducendo gli oneri per chi utilizza lo strumento in situazioni ordinarie”. Con questi provvedimenti, conclude, “diamo continuità al lavoro svolto sin qui, dimostrando grande capacità di ascolto delle categorie e di pragmatismo nel trasformare in atti concreti i loro suggerimenti. Piano piano, un passo alla volta e con attenzione ai conti pubblici, stiamo portando a casa una riforma complessiva del sistema che il Paese aspettava dagli anni ’70. È un percorso, questo, che contiamo di completare nel rispetto della scadenza della legge delega, tenendo fede agli impegni presi con gli italiani”.

Il Registro unico nazionale dei dispositivi medici impiantabili

Approvato in Consiglio del ministri anche il disegno di legge che istituisce il ‘Registro unico nazionale dei dispositivi medici impiantabili’. “Si tratta di uno strumento importante a tutela della salute dei pazienti e a garanzia della sicurezza dei dispositivi impiantati. Il Registro, attraverso la raccolta sistematica dei dati relativi a pazienti sottoposti a impianti, consentirà infatti un continuo monitoraggio clinico e la rintracciabilità in caso di necessità”, dichiara il ministro della Salute Orazio Schillaci. “Forti dell’esperienza maturata con il Registro nazionale delle protesi mammarie, con questo Registro includeremo altre tipologie di dispositivi rafforzando la presa in carico dei pazienti e l’attività di sorveglianza sui dispositivi”, evidenzia in una nota.

I dati raccolti nel Registro, inseriti dagli operatori sanitari, permetteranno – spiega la nota – di avere stime affidabili sulla popolazione impiantata, e quindi sull’incidenza e prevalenza di condizioni cliniche, e saranno utili per il monitoraggio epidemiologico a scopo di studio e ricerca scientifica in campo clinico e biomedico nonché di programmazione, gestione e valutazione dell’assistenza sanitaria erogata ai pazienti impiantati. Si tratta di funzioni determinanti per le attività di prevenzione e valutazione dei fattori di rischio di eventuali malattie anche solo potenzialmente correlate all’impianto di un dispositivo medico.

Il Registro inoltre sarà di supporto alle attività di vigilanza e sorveglianza che il ministero della Salute svolge in qualità di autorità competente sui dispositivi medici in Italia anche in relazione alla sicurezza dei dispositivi come richiesto dalle norme europee.

In Italia la sede per ospitare la l’Autorità doganale dell’Unione europea, l’Euca

“Grande soddisfazione” viene espressa dal ministro delle Politiche Agricole Francesco Lollobrigida per l’approvazione della candidatura italiana come sede per ospitare la l’Autorità doganale dell’Unione europea, l’Euca (European union customs authority)’. ”Ringraziamo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il sottosegretario, Alfredo Mantovano, per la scelta di candidare ufficialmente l’Italia ad ospitare questa importante autorità europea. Voglio ringraziare anche tutti gli uomini e le donne delle forze dell’ordine e delle dogane che quotidianamente si impegnano per garantire non solo la nostra sicurezza interna ma anche l’efficacia dei controlli doganali. Insieme all’approvazione ormai prossima del decreto in materia di protezione dell’agroalimentare italiana i nostri standard di sicurezza nell’agroalimentare saranno ancora migliori”, conclude il ministro.

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di Monica Pucci - 20 Novembre 2025